Accertamenti irripetibili al Ris di Roma sul materiale sequestrato nell’ambito dell’omicidio di Carmela Quaranta. Sotto esame il cellulare di Sellitto, fazzoletti insanguinati e un computer. Indagato anche un amico dell’ex. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Omicidio Carmela Quaranta, nuove analisi su impronte e cellulare
L’inchiesta sull’omicidio di Carmela Quaranta, la 42enne trovata morta nella sua abitazione il 18 aprile scorso, entra in una fase cruciale. A fine maggio, presso la sede dei Ris di Roma, saranno eseguiti accertamenti tecnici irripetibili su reperti sequestrati nell’appartamento della vittima e sul cellulare di Gerardo Sellitto, 56 anni, ex compagno della donna, attualmente detenuto con le accuse di omicidio volontario e furto.
Il materiale sotto esame: impronte, sangue e dispositivi
L’analisi dei Ris si concentrerà su impronte digitali, tracce biologiche e dati elettronici. Oltre al cellulare di Sellitto, saranno esaminati anche un computer ritrovato nella casa di Carmela, oggetti personali, un fazzoletto sporco di sangue e tre tracce rilevate sul letto, due delle quali contenenti residui ematici. L’obiettivo è identificare eventuali Dna estranei o elementi utili alla ricostruzione della dinamica del delitto.
Le parti coinvolte nell’inchiesta sono state formalmente avvisate per poter nominare propri consulenti di parte. Le parti civili sono rappresentate dagli avvocati Nobile Viviano e Luigia Di Mauro, mentre Sellitto è difeso dall’avvocato Carmine Guadagno.
Il secondo indagato e il movente ipotizzato
Accanto a Sellitto figura anche un secondo indagato: N.G., 38 anni, amico del principale sospettato, attualmente a piede libero. Secondo la ricostruzione investigativa, l’uomo si sarebbe trovato con Sellitto prima e dopo l’omicidio, ipotizzando quindi una collaborazione o una complicità nel delitto.
Gli inquirenti del nucleo operativo dei Carabinieri di Mercato San Severino ritengono che Carmela Quaranta avesse informazioni compromettenti nei confronti dei due uomini. Un possibile movente che rafforzerebbe la tesi dell’omicidio premeditato.
Le prove a carico di Sellitto
A carico di Sellitto, già destinatario di una misura cautelare in carcere convalidata dal Gip di Nocera Inferiore, ci sono intercettazioni telefoniche, testimonianze, dati GPS e tabulati telefonici che ne collocano la presenza nei pressi dell’abitazione della donna al momento del delitto.
Stando all’ipotesi accusatoria, l’ex compagno sarebbe entrato in casa e l’avrebbe strangolata con una corda, forse con l’aiuto di un’altra persona non ancora identificata.
Attesa per l’autopsia completa
Ulteriori risposte sono attese dall’esame completo dell’autopsia, che dovrà chiarire anche se Carmela abbia avuto rapporti sessuali prima della morte o se siano presenti tracce biologiche riconducibili ad altri soggetti. Il quesito è stato posto direttamente dal sostituto procuratore incaricato dell’indagine. L’indagine è in pieno svolgimento e i risultati dei prossimi accertamenti potranno fornire nuovi elementi determinanti per far luce su un delitto che ha sconvolto l’intera comunità locale.