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Omicidio di Angelo Vassallo, 38 cellulari sequestrati al colonello indagato

Nuovi sviluppi sull‘omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica ucciso in circostanze misteriose 12 anni fa. Stando a quanto riporta Il Fatto Quotidiano, sono ben 38 i cellulari sequestrati al colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, il principale indagato dell’inchiesta sull’omicidio del sindaco pescatore di Pollica, ucciso con nove colpi di pistola la sera del 5 settembre 2010.

Omicidio di Angelo Vassallo, sequestrati 38 cellulari

L’obiettivo è quello di verificare eventuali messaggi o chiamate che possano confermare legami anche con gli altri indagati e risalire ad elementi utili sull’omicidio. L’ultima pista seguita dagli inquirenti è relativa ad un omicidio legato al traffico degli stupefacenti nel porto cittadino. Il sindaco pescatore era pronto a denunciare tutto, tanto che si era confidato con l’ex procuratore di Vallo della Lucania, Alfredo Greco.


 


La storia di Angelo Vassallo, l’omicidio e cos’è successo in 12 anni di misteri

Quella sera Vassallo stava rientrando nella sua casa ad Acciaroli, frazione di Pollica, quando attorno alle 22.15 vengono esplosi nove colpi di pistola, sette dei quali a segno e che non gli lasciano scampo. Si segue subito la pista della camorra: Vassallo potrebbe essere stato punito perché oppostosi a pratiche illegali. In particolare, si inizia a pensare ad un collegamento con le azioni svolte da Vassallo a tutela dell’ambiente e che coinvolgevano il porto locale, il cui controllo per i clan era essenziale per il commercio di droga. Proprio contro la droga che stava “invadendo” la sua città aveva intrapreso una battaglia, e questo potrebbe aver decretato la sua condanna a morte.

Le indagini

Il 25 marzo 2015 Bruno Humberto Damiani è unico indagato per l’omicidio di Angelo Vassallo. Nel luglio del 2018, otto anni dopo, il pm Leonardo Colamonici ha notificato un avviso di garanzia per rendere interrogatorio da indagato per l’omicidio a Lazzaro Cioffi, il carabiniere colluso con il clan Caivano per averne protetto le attività di narcotraffico. Cioffi dal 1991 fino a pochi mesi prima di essere arrestato ha lavorato nel nucleo investigativo di Castello di Cisterna. Quindi ne faceva parte anche il 5 settembre del 2010.

Esequie e tributi

Le esequie di Vassallo, che lascia una moglie e due figli, si sono tenute il 10 settembre a Acciaroli, la frazione di Pollica che ospita il porto, officiate dal vescovo di Vallo della Lucania Giuseppe Rocco Favale alla presenza di numerose autorità nazionali e locali, tra cui il presidente della regione Campania Stefano Caldoro, il ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo e il leader del PD Pier Luigi Bersani, nonché il leader di Sinistra Ecologia Libertà e presidente della regione Puglia Nichi Vendola.

Il parlamento europeo ha decretato un minuto di silenzio in omaggio a Vassallo, e il presidente dell’assemblea Jerzy Buzek ha ricordato che il sindaco è «…stato ucciso dalla camorra…» e che «…la sua morte non deve passare invano».

Dalla morte di Vassallo, vi sono stati diversi tributi in suo onore.

Il film “Il sindaco pescatore” dedicato a Vassallo

Nel 2016 la sua storia viene raccontata nel film per la tv “Il sindaco pescatore”: il ruolo di Angelo Vassallo venne affidato a Sergio Castellitto, con la regia di Maurizio Zaccaro, e lascerà il segno. Alla prima messa in onda, l’8 febbraio 2016, ottiene quasi il 30% di share su Rai Uno, con oltre 7 milioni di spettatori.



 

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