Il Nursind di Salerno contesta la riapertura della Chirurgia d’Urgenza al Ruggi denunciando carenze strutturali e mancanza di sicurezza. Il sindacato chiede l’intervento di Nas e Ispettorato.
Salerno, il Nursind denuncia criticità al Ruggi: “Rispettare sicurezza e dignità di chi salva vite”
Il Nursind di Salerno interviene con decisione sulle condizioni degli spazi destinati alla Chirurgia d’Urgenza dell’Azienda Ospedaliera “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”. Il sindacato, tramite il segretario provinciale Biagio Tomasco, insieme ai delegati Rsu Domenico Ciro Cristiano, Guida Valerio Festosi, Carmine Sammartino e al segretario aziendale Ciro Ruocco, esprime forte preoccupazione per la riapertura del reparto senza le necessarie garanzie strutturali e di sicurezza.
Lo scorso 23 ottobre la sigla sindacale aveva già segnalato alla direzione ospedaliera una serie di criticità igienico-sanitarie e infrastrutturali. Nonostante ciò, non sarebbero arrivate risposte ufficiali, mentre i lavori sarebbero proseguiti senza fornire aggiornamenti o rassicurazioni sul rispetto degli standard richiesti.
Le verifiche
Dalle verifiche svolte dai rappresentanti del Nursind emergono elementi che destano allarme: assenza di dotazioni essenziali come predisposizione per ossigeno e aspirazione in ogni postazione, servizi igienici condivisi senza possibilità di isolamento dei pazienti infettivi, mancanza di climatizzazione e impianti elettrici non adeguati. Anche gli arredi e le rifiniture risultano non conformi a un contesto sanitario moderno.
Il sindacato denuncia inoltre la mancata consultazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, obbligo previsto dalla normativa vigente. Una condotta che, secondo il Nursind, riflette un atteggiamento poco attento verso chi opera quotidianamente in contesti emergenziali e verso i pazienti che necessitano di cure sicure.
“Un reparto così delicato non può riaprire senza garanzie chiare su sicurezza e funzionalità”, affermano Tomasco e i delegati, sottolineando come ogni elemento strutturale sia determinante in un contesto emergenziale. Il Nursind ha quindi inoltrato richiesta di intervento all’Ispettorato del Lavoro e ai Carabinieri del Nas affinché venga verificata l’idoneità dei locali. “Siamo disponibili al dialogo – conclude Tomasco – ma non possiamo restare in silenzio di fronte a decisioni che rischiano di compromettere la salute e la dignità di lavoratori e pazienti”.








