Come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola, la vicenda legata ai lavori per la realizzazione della strada carrabile sul Monte Cervati registra un nuovo capitolo con la presentazione di un ulteriore esposto da parte delle associazioni riunite nel comitato “Salviamo il Cervati”.
L’intervento, già al centro di una precedente denuncia alla Procura di Lagonegro e alla Corte dei Conti per presunte irregolarità autorizzative, torna sotto osservazione per aspetti legati alla sicurezza del cantiere, descritto dagli ambientalisti come incustodito e accessibile a chiunque voglia raggiungere la vetta.
Nuovo esposto degli ambientalisti contro il cantiere sul Monte Cervati
Le associazioni sottolineano che l’area dei lavori sarebbe aperta senza limitazioni e priva dei necessari controlli, contravvenendo alle disposizioni previste dalla normativa. Nel nuovo esposto si evidenzia infatti il continuo transito di visitatori, escursionisti e mezzi motorizzati, tra cui quad e motocicli, lungo il tracciato su cui sono in corso le lavorazioni. Una situazione che, secondo il comitato, espone a rischi sia gli utenti sia il personale impegnato nelle opere, oltre a compromettere la corretta gestione dell’intervento. Gli ambientalisti richiamano l’attenzione anche sulle modalità operative adottate: a luglio sarebbe stato steso un primo strato di asfalto ecologico per agevolare l’accesso al Santuario della Madonna della Neve, mentre le opere di regimentazione e canalizzazione delle acque avrebbero subito ritardi e presenterebbero inefficienze ritenute potenzialmente dannose sotto il profilo idrogeologico.
Il comitato, già nei mesi scorsi, aveva trasmesso un esposto all’Ente Parco, all’Ispettorato del Lavoro e alla Procura lucana sollecitando verifiche puntuali sulla conduzione dei lavori e invitando l’Ente Parco a esercitare appieno le funzioni di tutela e vigilanza. Le associazioni chiedono ora interventi immediati per garantire la chiusura effettiva dell’area di cantiere, consentendo l’accesso soltanto ai proprietari dei fondi, agli allevatori e ai titolari di usi civici autorizzati dal Comune.
Alle contestazioni replica il sindaco di Sanza, Vittorio Esposito, che ribadisce la piena regolarità dell’iter amministrativo e delle procedure adottate. Il primo cittadino afferma che la vigilanza sul cantiere viene svolta in maniera costante e mostra la presenza dei nuovi sistemi di chiusura installati lungo il percorso. Esposito assicura che i lavori procedono e che l’opera sarà completata nei prossimi mesi, ponendo fine alle polemiche che da oltre un anno accompagnano il progetto di collegamento alla vetta del Cervati.
