Due serate tra cultura, cibo e musica a Novi Velia per riscoprire la storia delle migrazioni stagionali contadine: “Transumanti” è un omaggio al Cilento che si muoveva per sopravvivere. Lo riporta InfoCilento.
Novi Velia celebra la memoria rurale con “Transumanti”
Storie di pastori, donne migranti, pescatori itineranti e scambi contadini si intrecceranno a Novi Velia nei giorni 27 e 28 giugno con “Transumanti – Storie, sapori e tradizioni”, l’evento ideato dall’associazione culturale Modalità ON. L’appuntamento, ospitato in Piazza Cafasso, promette di trasformare il borgo cilentano in un palcoscenico a cielo aperto dove si rievoca il passato rurale del territorio con emozione e consapevolezza.
La transumanza come metafora di vita
“Transumanti” è molto più di una rievocazione folcloristica: è un racconto collettivo fatto di gesti antichi, migrazioni stagionali, sacrifici e resilienza. Un omaggio alle donne cilentane che partivano per la raccolta del riso in Piemonte o per la vendemmia nella Piana del Sele, ai pescatori ambulanti che portavano alici e “sarache” nell’entroterra scambiandole con prodotti caseari, agli artigiani del cibo e della memoria. «È il racconto di chi si metteva in cammino per cercare “pascoli verdi” per la propria famiglia», spiegano gli organizzatori, «e di chi ha trasformato il bisogno in cultura e comunità».
Il gusto della memoria
Le due serate offriranno piatti della tradizione cilentana:
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Mozzarella inda ‘i filici
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Cavatielli co’ sugo e recotta salata
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Pizza co’ alici
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Pizza cu ‘a pummarola
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Cuoppo re pesce
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Dolci tipici
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Il tutto accompagnato da vino ru’ peddare e birra alla spina
Musica e convivialità
Non mancherà l’intrattenimento musicale, affidato ad Alessandro Gaudio (27 giugno) e Daniele Botticchio (28 giugno), che accompagneranno il pubblico in un viaggio sonoro tra tradizione e innovazione.