Come ogni anno, la seconda domenica di ottobre si è conclusa a Novi Velia la stagione dei pellegrinaggi al Santuario della Madonna del Monte tra fede, tradizione e intensa spiritualità.
Novi Velia, chiusa la stagione dei pellegrinaggi al Santuario della Madonna del Monte
Come ogni anno, la seconda domenica di ottobre ha segnato la conclusione della stagione dei pellegrinaggi al Santuario della Beata Vergine Maria di Novi Velia, uno dei luoghi di culto più amati e simbolici del Cilento. Migliaia di fedeli, provenienti non solo dai paesi limitrofi ma anche da diverse località della Basilicata e della Calabria, hanno preso parte a una giornata di intensa devozione e raccoglimento, rinnovando un rito che da secoli accompagna il passaggio dall’estate all’inverno.
La celebrazione si è aperta con l’arrivo delle “cente”, le tradizionali offerte votive portate in processione, seguite dalle lodi mattutine e dalle confessioni religiose curate dai vicari don Aniello Panzariello, don Antonio De Marco e don Walter Santomauro. Il momento più sentito è stato la Santa Messa solenne, presieduta dal vescovo mons. Vincenzo Calvosa, culminata nel suggestivo rito della velatura della statua della Madonna, che segna simbolicamente la chiusura della stagione dei pellegrinaggi e l’attesa della riapertura primaverile del Santuario.
Quest’anno, la celebrazione ha assunto un significato ancora più profondo, coincidendo con la festa di San Carlo Acutis, giovane santo noto per la sua intensa devozione mariana, e con la chiusura di una delle chiese giubilari designate dallo stesso mons. Calvosa per l’Anno Santo. Un momento di forte spiritualità che ha riaffermato il Santuario di Novi Velia come fulcro della fede popolare cilentana, luogo in cui tradizione, identità e memoria collettiva si intrecciano in un legame indissolubile con la storia del territorio.