Condanna confermata in appello per un 32enne di Nocera Inferiore: si è reso protagonista di una truffa informatica da 15mila euro con finto sms di banca. Smishing e phishing al centro delle indagini.
Nocera, truffa informatica da 15mila euro con finto sms
Condanna confermata anche in appello per un 32enne di Nocera Inferiore, riconosciuto colpevole di accesso abusivo a sistema informatico e frode per una truffa da 15mila euro ai danni di un correntista toscano. L’uomo, insieme ad almeno altre cinque persone, avrebbe utilizzato la tecnica dello smishing-spoofing, riuscendo a penetrare nel conto della vittima e a sottrarre il denaro nell’ottobre 2020.
Secondo le indagini della Polizia Postale, i truffatori avevano convinto l’uomo a fornire i codici personali dell’home banking con un messaggio ingannevole, apparentemente inviato dalla banca, che lo avvisava di una sospensione imminente del servizio per motivi di sicurezza. Dopo aver cliccato su un link, la vittima ricevette anche la telefonata di un falso operatore, che la persuase a comunicare i codici di accesso.
Sul conto del 32enne finirono così 15mila euro, prelevati in contanti e in parte convertiti in due vaglia postali da 5mila euro ciascuno. L’inchiesta ha permesso di individuare un gruppo organizzato specializzato in frodi informatiche: per altre due persone è ancora pendente la richiesta di rinvio a giudizio presso la Procura di Salerno. La condanna, pur confermata in secondo grado, resta sospesa.