Nocera Superiore tra i sette comuni della Rete delle Sette Madonne: nasce un’alleanza per custodire fede, tradizioni e identità culturale. “Un popolo che ricorda è un popolo che resiste”: da questo principio nasce il progetto.
Nocera Superiore nella Rete delle Sette Madonne
“Un popolo che ricorda è un popolo che resiste”. Da questo principio nasce la Rete delle Sette Madonne, un progetto che unisce sette comuni campani – Mercogliano, Nocera Superiore, Pagani, Sant’Anastasia, Scafati, Somma Vesuviana e Villa di Briano – con l’obiettivo di difendere e valorizzare la memoria spirituale, storica e culturale legata alla devozione mariana.
Il protocollo d’intesa, fortemente voluto dalle amministrazioni coinvolte, mira a mettere in risalto il patrimonio materiale e immateriale che, attraverso riti, pellegrinaggi, feste popolari e tradizioni, racconta l’identità di intere comunità. Non si tratta di celebrare solo il passato, ma di rendere vivo un patrimonio che rappresenta radici e futuro insieme.
La prima edizione del Premio
Il prossimo 6 e 7 settembre, in occasione della Festa di Montevergine a Mercogliano, sarà consegnata la prima edizione del Premio “Sette Madonne”, dedicato al Maestro Roberto De Simone, che con la sua opera ha dato voce e dignità alla cultura popolare campana. Il riconoscimento premierà artisti, ricercatori e comunità che rendono la spiritualità popolare linguaggio universale. Un premio speciale, “Oltre le apparenze”, sarà destinato a chi sa custodire il sacro e la bellezza invisibile del quotidiano.
Le parole del sindaco
«La Rete delle Sette Madonne – ha spiegato il sindaco di Nocera Superiore, Gennaro D’Acunzi – è un passo fondamentale per salvaguardare tradizione e cultura, rafforzando il legame con la nostra storia. Il Premio celebra chi mantiene viva questa eredità, segno di una devozione che è anche resistenza e speranza».
Sulla stessa linea l’assessore alla Cultura, Antonietta Battipaglia: «Abbiamo voluto far nascere questo progetto in concomitanza con la festività della Madonna di Materdomini. Unire le forze significa valorizzare identità, devozione e bellezze artistiche custodite nei nostri santuari». La Rete si propone così come un gesto insieme poetico e politico, trasformando la devozione mariana in simbolo di giustizia, accoglienza e futuro condiviso.