Il sindaco di Nocera Inferiore, Paolo De Maio, si è recato all’ospedale Umberto I per un incontro operativo con la direttrice sanitaria Rosalba Santarpia, accompagnato dai consiglieri comunali Pepe e Fasolino. Non una passerella, ma un confronto concreto sui temi più urgenti: lavori in corso, personale sanitario, investimenti e servizi offerti ai cittadini.
Cantieri e investimenti per 50 milioni di euro
Il consigliere Fasolino ha ricordato come l’ospedale sia un “cantiere in movimento”. Il presidente della Regione Vincenzo De Luca, appena un mese fa, aveva illustrato gli interventi: adeguamento sismico, costruzione di una nuova palazzina, consolidamenti statici e reparti rinnovati come urologia, ginecologia e cardiologia. Il valore complessivo dell’opera è di 50 milioni di euro.
Il nodo più delicato resta quello delle risorse umane. “Sono arrivati oltre 60 nuovi infermieri tra Nocera, Pagani e Scafati, di cui 7/8 al pronto soccorso di Nocera” ha spiegato Fasolino. Un rinforzo reale per un settore che misura la qualità del servizio percepito dai cittadini. L’obiettivo resta garantire continuità, evitando emergenze improvvise legate al turnover estivo.
Oltre 35mila prestazioni in sette mesi
Nonostante le difficoltà, l’attività clinica non si è fermata. La direttrice Santarpia ha evidenziato come nei primi sette mesi del 2025 siano state erogate oltre 35mila prestazioni. Un dato significativo, accompagnato dalla garanzia di copertura h24 in tutte le unità operative, anche durante il periodo estivo, grazie a una pianificazione accurata delle sostituzioni.
La vera sfida per l’ospedale di Nocera Inferiore è duplice: consegnare in tempi rapidi una struttura moderna e sicura, e allo stesso tempo mantenere livelli di servizio efficienti per i cittadini. “Le carenze di personale sono un problema nazionale, ma oggi qui arrivano risorse e investimenti concreti. Il nostro compito è trasformarli in risultati tangibili“, ha sottolineato il sindaco De Maio .
Risultati, non annunci
L’Umberto I è paragonato a un paziente in terapia intensiva: monitor sotto controllo, parametri in ripresa ma prognosi ancora riservata. La politica mette le risorse, la direzione sanitaria organizza, i professionisti resistono. Ciò che conta davvero ora sono i risultati: tempi certi, reparti funzionanti, sicurezza e qualità del servizio sanitario.
