Andrea Ceraso, originaria di New York, torna nel Cilento da cui emigrarono i suoi antenati, riscoprendo la storia di famiglia e rafforzando il legame con le sue radici. Lo riporta Giornale del Cilento.
Da New York al Cilento: il viaggio di Andrea Ceraso
Andrea Ceraso, nata a New York, ha attraversato l’oceano per ritrovare un pezzo importante della sua storia. Insieme al marito, ha visitato il piccolo Comune cilentano che condivide il suo cognome, un luogo ricco di memoria e significati che si è trasformato in un’esperienza emozionante e collettiva.
Accolta calorosamente dal vicesindaco Antonio Cerullo, Andrea ha condiviso con la comunità documenti antichi, fotografie e racconti tramandati di generazione in generazione. Tra questi, un certificato di morte del 1962 che apparteneva ad Angelo Ceraso, suo antenato. Angelo morì a New York all’età di 69 anni, dove lavorava come “Sanitation Man” per il Dipartimento di Igiene di Larchmont — un mestiere umile ma simbolo del sacrificio di tanti emigrati italiani.
Partito da queste terre, Angelo attraversò Ellis Island, storico punto di ingresso per milioni di migranti. Secondo quanto emerso dalle ricerche, il suo cognome potrebbe essere stato adattato proprio dal nome del paese d’origine, in un’epoca in cui i documenti venivano spesso modificati per esigenze amministrative. Il certificato non riporta i nomi dei genitori, a sottolineare quel doloroso distacco dalle proprie radici. «È stata una visita intensa, piena di significato — racconta il vicesindaco Cerullo —. Andrea ha portato con sé la storia di una famiglia che, nonostante le grandi difficoltà, oggi vive nel cuore di Manhattan. Le radici, anche quando lontane, non si dimenticano mai».
L’amministrazione comunale, guidata dall’avvocato Gennaro Crocamo, ha deciso di supportare Andrea nel suo cammino di ricostruzione genealogica. «Abbiamo attivato l’ufficio anagrafe e coinvolto il dottor Francesco Ebner, figlio del compianto storico Pietro Ebner — aggiunge Cerullo —. L’obiettivo è ricostruire con precisione l’albero genealogico e restituire alla famiglia il filo della memoria». Quella di Andrea è solo una delle tante storie di emigrazione custodite dal Cilento, ma il suo ritorno è un segnale potente: dopo generazioni e migliaia di chilometri, le radici restano profonde e sono sempre in grado di indicare la via verso casa.