Cronaca Salerno, Salerno

Capaccio: inchiesta sulle multe annullate, rigettata la richiesta di misure cautelari per gli indagati

Multe annullate Capaccio
Multe annullate Capaccio

L’inchiesta sulle multe annullate nel comune di Capaccio Paestum continua a destare preoccupazione. Il Tribunale del Riesame ha recentemente rigettato la richiesta di applicazione di misure cautelari per gli indagati coinvolti, tra cui gli ex comandanti della Polizia Municipale Natale Carotenuto e Sofia Strafella, l’impiegato Giovanni Matonte e l’agente Andrea Marciano. Questa decisione segna un punto importante nelle indagini che stanno coinvolgendo diversi soggetti accusati di aver falsificato atti per annullare le multe ai trasgressori, compromettendo così il normale funzionamento amministrativo.

L’inchiesta e le accuse

L’inchiesta, condotta dalla Procura di Salerno e supportata dalla Guardia di Finanza di Eboli, ha portato alla luce accuse gravi nei confronti degli indagati. I fatti risalgono agli anni 2019-2022, quando, secondo le indagini, alcuni ufficiali della Polizia Municipale, insieme a impiegati comunali, avrebbero consentito a numerosi automobilisti di non pagare le sanzioni attraverso la falsificazione degli atti. In totale, sono state coinvolte 137 multe, per un ammontare di circa 16.000 euro che non sono mai stati incassati dal Comune. Le accuse includono falsità ideologica e materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, frode e accesso abusivo a sistemi informatici.

La decisione del tribunale

Nonostante la gravità delle accuse, il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Salerno ha rigettato la richiesta della Procura di applicare misure cautelari come gli arresti domiciliari per Carotenuto e Strafella, e la sospensione dall’esercizio dei pubblici uffici per Matonte e Marciano. Il GIP ha ritenuto che, sebbene sussistessero gravi indizi, le indagini non fossero giustificate da un rischio concreto di reiterazione del reato, poiché le condotte illecite si erano interrotte dopo le acquisizioni probatorie effettuate dalla Guardia di Finanza. Inoltre, alcuni degli indagati, come Carotenuto, erano stati collocati in quiescenza, e Marciano era stato trasferito.

Il rifiuto del riesame e la presunzione di innocenza

Nonostante la decisione del GIP, i PM hanno deciso di fare ricorso al Tribunale della Libertà, chiedendo una nuova valutazione della situazione. Tuttavia, anche il Tribunale del Riesame ha rigettato la richiesta di applicazione di misure cautelari, confermando la posizione del GIP. Gli indagati sono attualmente in una fase preliminare dell’inchiesta, e la presunzione di innocenza rimane valida fino a un’eventuale condanna definitiva.

Prospettive future

L’inchiesta sulle multe annullate prosegue, con le forze dell’ordine e la Procura di Salerno che continuano a indagare per raccogliere ulteriori prove. Nonostante i rifiuti delle misure cautelari, l’inchiesta è ancora aperta e il futuro degli indagati dipenderà dalle prossime fasi processuali. Le accuse sono gravi, e la comunità attende con ansia che la verità emerga, per capire fino a che punto si siano estesi i danni provocati da questi comportamenti illeciti.

Capaccio PaestumMulte

Ultime notizie