Continuano le verifiche lungo il fiume Tusciano, dove nei giorni scorsi è stata registrata una massiccia moria di pesci. I carabinieri forestali della stazione di Acerno hanno effettuato ieri un nuovo sopralluogo, questa volta concentrandosi sul tratto compreso tra i territori comunali di Battipaglia e Olevano sul Tusciano come riportato dal quotidiano Il Mattino.
L’attività di ispezione, svolta con il supporto dei tecnici della Provincia di Salerno e degli operatori del consorzio di bonifica competente per la gestione delle acque irrigue, si è focalizzata in particolare nella zona denominata “Fiumillo”, un’area dove sono presenti impianti di captazione idrica utilizzati per l’irrigazione agricola.
Moria di pesci nel Tusciano: nuovi sopralluoghi dei carabinieri
L’obiettivo delle verifiche è accertare le cause esatte del fenomeno che ha provocato la morte di centinaia di esemplari ittici, con particolare attenzione a eventuali prelievi d’acqua superiori ai limiti autorizzati. Già nei giorni precedenti erano stati effettuati controlli sul tratto battipagliese del fiume, senza che emergessero anomalie evidenti, ma resta forte il sospetto che un uso eccessivo della risorsa idrica possa aver contribuito a ridurre drasticamente il livello del corso d’acqua.
Il caso è seguito anche dalla Procura di Salerno, che ha aperto un’inchiesta per verificare eventuali violazioni ambientali e responsabilità legate alla gestione del fiume. L’ipotesi su cui si concentrano le indagini è quella di un’eccessiva derivazione idrica, aggravata da deviazioni artificiali che potrebbero aver alterato il naturale deflusso del Tusciano, portando a una condizione di siccità localizzata con conseguenze dirette sulla fauna ittica.
A sollecitare l’intervento delle autorità è stata anche la sezione salernitana della Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee, che ha presentato una denuncia dopo il rinvenimento dei pesci morti. L’assessore all’Ambiente del Comune di Battipaglia, Vincenzo Chiera, ha formalmente richiesto ulteriori accertamenti, chiedendo che vengano individuate eventuali criticità nella gestione delle acque e responsabilità specifiche.