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Montevescovado, via alla demolizione dei prefabbricati pesanti: partito il cantiere simbolo dell’emergenza post-sisma

Montevescovado, via alla demolizione dei prefabbricati pesanti: partito il cantiere simbolo dell’emergenza post-sisma
I lavori

Come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola, la giornata di ieri ha segnato una svolta attesa da decenni per Nocera Inferiore. Le prime due palazzine dei prefabbricati pesanti di Montevescovado, al civico 20 di via San Prisco, sono state abbattute.

Un momento definito «storico» dal sindaco Paolo De Maio, che ha sottolineato il valore di un traguardo ottenuto dopo anni di attese, criticità e timori legati alla complessità dell’intervento. L’immagine dell’enorme ruspa in azione ha rappresentato l’avvio concreto di un processo di trasformazione urbana che mette fine a una delle pagine più problematiche del post terremoto del 1980.

Montevescovado, via alla demolizione dei prefabbricati pesanti

Il quartiere dei prefabbricati pesanti, composto da 17 edifici, ha rappresentato per oltre quarant’anni un nodo irrisolto: strutture nate per l’emergenza divenute nel tempo abitazioni definitive per più di 300 famiglie, spesso costrette a vivere in condizioni di marginalità e in un contesto sociale fragile. Le palazzine demolite erano state sgomberate due mesi fa; le 32 famiglie che le occupavano sono ora accolte in strutture ricettive individuate dal Comune, in attesa di trasferirsi nei nuovi alloggi in costruzione a poche decine di metri, con consegna prevista per la prossima primavera grazie ai finanziamenti del Pnrr.

L’intervento in corso si inserisce in un progetto più ampio di rigenerazione urbana che prevede, al posto degli edifici abbattuti, la realizzazione di una piazza con parco giochi e una nuova strada di collegamento fino al ponte Santa Croce, area prossima al futuro svincolo dell’autostrada A3, già programmato. Il piano rientra nel programma Prius della Regione Campania, dedicato al recupero dei quartieri marginalizzati attraverso interventi integrati sul piano sociale, economico e ambientale.

Il sindaco De Maio ha evidenziato le difficoltà affrontate nel rispettare il cronoprogramma imposto dai fondi Pnrr, nel reperire le risorse economiche necessarie e nel gestire lo spostamento delle famiglie senza alterare gli equilibri interni della comunità. Un percorso che l’amministrazione considera solo all’inizio: seguiranno infatti ulteriori demolizioni e opere di completamento, tra cui il recupero di due edifici rimasti incompiuti dopo il fallimento di Iacp Futura. Grazie all’intervento di Acer Campania, l’obiettivo è restituire nuovi alloggi e avviare un processo di rilancio complessivo del quartiere Montevescovado.

Nocera Inferiore

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