A Montesano sulla Marcellana, nel cuore del Vallo di Diano, una giovane agricoltrice ha denunciato sui social la devastazione dei propri campi di granturco, distrutti in poche notti dai cinghiali. Le immagini mostrano pannocchie sradicate e raccolti compromessi, frutto di mesi di lavoro ormai perduti.
Lo sfogo sui social
Con un post carico di amarezza e ironia, la donna scrive: “Granturco 2025… grazie ai cinghiali abbiamo questo splendido risultato”. Il suo messaggio racconta la frustrazione di una famiglia che vive esclusivamente dell’agricoltura e che si trova per l’ennesima volta davanti a un raccolto compromesso.
La titolare dell’azienda spiega di essere madre di tre figli e di basare interamente il proprio reddito sul lavoro nei campi. Critica l’immobilismo delle istituzioni e le misure giudicate inefficaci, come i recinti difficili da installare nel territorio montuoso del Vallo di Diano o i bonus-tampone, che non risolvono il problema alla radice.
Non chiediamo soldi, chiediamo soluzioni. Vogliamo continuare a lavorare con le nostre mani, ma servono interventi seri per contenere i cinghiali.
Un problema diffuso nel Vallo di Diano
La denuncia si inserisce in un quadro ben noto a tanti agricoltori del territorio, che da anni subiscono le conseguenze dell’aumento incontrollato della fauna selvatica. I cinghiali, in particolare, rappresentano una minaccia crescente per le coltivazioni, causando danni economici e scoraggiando chi lavora in agricoltura.
L’appello finale
La giovane imprenditrice conclude con un invito rivolto a istituzioni e cittadini: “Chi vuole venire a fare un sopralluogo è il benvenuto. Solo così si capirà davvero che danni viviamo ogni anno”.
Un appello che evidenzia l’urgenza di interventi strutturali nella gestione della fauna selvatica per garantire la sopravvivenza delle aziende agricole locali.
