Il Comune di Moio della Civitella avvia l’allestimento dell’Antiquarium nel Polo Museale “Prof. Giuseppe Stifano” grazie all’adesione all’Art Bonus. Il sindaco Gnarra: “Un’opportunità per chi investe nella cultura”. Lo riporta InfoCilento.
Moio della Civitella, il Comune punta sull’Antiquarium: parte il progetto con l’Art Bonus
Il Comune di Moio della Civitella è impegnato nella realizzazione dell’Antiquarium all’interno del Polo Museale “Prof. Giuseppe Stifano”. L’intervento, dal valore complessivo di circa 175 mila euro, mira a valorizzare il patrimonio storico e archeologico del territorio. Per sostenere l’iniziativa, l’Ente ha aderito all’Art Bonus, il credito d’imposta che incentiva le donazioni a favore della cultura e dello spettacolo. Ai microfoni di InfoCilento, il sindaco Enrico Gnarra ha illustrato i dettagli dell’iniziativa. “Abbiamo il progetto pronto e siamo alla ricerca di finanziamenti. Proprio di recente – spiega il primo cittadino – abbiamo approvato una delibera sull’Art Bonus, uno strumento che consente di finanziare interventi di restauro e valorizzazione dei beni culturali. Abbiamo indicato come bene di riferimento l’Antiquarium: chi deciderà di investire sulla cultura potrà beneficiare di una detrazione fiscale del 65% ai fini Irpef.”
Il progetto museale
L’Antiquarium accoglierà i reperti archeologici rinvenuti negli scavi condotti tra gli anni ’70 e ’80 sulla collina della Civitella, oggi parte del Parco Archeologico inserito nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, riconosciuto sito UNESCO. Il nuovo spazio espositivo sarà articolato in tre sale: una introduttiva dedicata alla storia delle campagne di scavo e due ambienti riservati ai reperti, organizzati per classificazione materica.
Particolare attenzione sarà rivolta alla didattica museale e alla divulgazione, con l’obiettivo di rendere il percorso accessibile a pubblici diversi e di valorizzare ulteriormente il legame con il Parco Archeologico della Civitella. L’allestimento sarà realizzato in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica di Salerno e il Centro Jean Bérard di Napoli, che hanno condiviso e seguito l’intero iter progettuale.