Ha parlato per oltre novanta minuti davanti al giudice per le indagini preliminari di Nocera Inferiore. Il 25enne arrestato nei giorni scorsi con l’accusa di atti sessuali aggravati nei confronti di un minore di tredici anni ha scelto di rispondere alle domande e di fornire una propria versione dei fatti, durante l’interrogatorio di garanzia svoltosi ieri mattina come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.
L’inchiesta, coordinata dalla Procura nocerina e condotta dalla Squadra Mobile di Salerno con il supporto del commissariato di polizia di Sarno, è tuttora in corso e, secondo fonti investigative, potrebbe estendersi ad altri episodi.
Minore abusato a Sarno, interrogato il 25enne
Secondo quanto emerso finora, il 25enne – attualmente detenuto – sarebbe coinvolto in ulteriori contatti con minori, al momento al vaglio degli inquirenti. I fatti contestati risalgono al mese di maggio e sarebbero stati documentati da una registrazione effettuata segretamente dalla vittima durante un incontro con l’indagato. Proprio quell’audio rappresenta uno degli elementi chiave dell’intero procedimento.
L’inchiesta è nata dal sospetto del padre del tredicenne, insospettito da un paio di scarpe di marca, del valore di circa 700 euro, indossate dal figlio senza che questi sapesse fornire una spiegazione credibile sull’origine del costoso regalo. Da lì l’iniziativa del genitore di approfondire la questione, fino al rinvenimento di una registrazione vocale conservata sul dispositivo del minore. Una volta ascoltato l’audio, l’uomo si è rivolto alle autorità per sporgere denuncia.
Il contenuto della registrazione è stato definito dagli investigatori come “inequivocabile” e ha costituito il punto di partenza per l’attività investigativa successiva. Gli agenti della Squadra Mobile hanno avviato accertamenti rapidi, riuscendo a identificare l’autore dei dialoghi, poi sottoposto a misura cautelare su richiesta della Procura.
Per consolidare il quadro probatorio, la testimonianza del ragazzo è stata raccolta con il supporto di uno psicologo, in un ambiente protetto. Secondo quanto filtrato, dal file audio potrebbero emergere anche riferimenti ad altri coetanei. Il 25enne, stando alle ipotesi investigative, avrebbe offerto regali e somme di denaro ad altri adolescenti, con l’obiettivo di indurli ad accettare rapporti o comportamenti di natura sessuale.
Ipotesi di altri casi e materiale sequestrato
Durante la perquisizione domiciliare dell’indagato, gli investigatori hanno sequestrato dispositivi informatici contenenti materiale pornografico. Su tale documentazione sono in corso approfondimenti tecnici per verificarne la provenienza e stabilire eventuali legami con la rete di contatti oggetto dell’indagine. Non si esclude, a questo punto, che l’inchiesta possa coinvolgere altri minori né che vengano formulate ulteriori ipotesi di reato.