La Baraonda Braceria di Nocera Inferiore conquista una “fiamma” nella classifica 2026 di Braciamiancora, entrando tra le migliori 50 steakhouse d’Italia 2026. Cresce l’attenzione per filiera etica e sostenibilità. Lo riporta SalernoToday.
Migliori steakhouse d’Italia 2026: Baraonda Braceria entra nella top 50 con una “fiamma”
La cartografia delle migliori cucine dedicate alla carne si arricchisce di un nuovo punto d’eccellenza in provincia di Salerno. Nocera Inferiore fa il suo ingresso nella top 50 delle Steakhouse d’Italia selezionate da Braciamiancora, il network che ogni anno valuta le realtà più autorevoli del settore. A ottenere l’ambito riconoscimento è la Baraonda Braceria, premiata con una “fiamma”, il simbolo che sancisce l’accesso nel circuito delle insegne di livello dedicato alla cultura della carne.
Una guida che racconta l’evoluzione del gusto
Il ranking di Braciamiancora non è una semplice lista: fotografa un cambiamento nelle scelte dei clienti. Accanto all’intramontabile passione per la bistecca, il pubblico guarda con crescente attenzione a temi come sostenibilità, riduzione degli sprechi e filiera etica.
Il report sottolinea come siano oggi più apprezzati i ristoranti che adottano menu “circolari”, valorizzando ogni parte dell’animale, e che puntano su collaborazioni con allevatori italiani, costruendo rapporti di fiducia e trasparenza.
La guida suddivide le realtà in tre livelli di merito, da una a tre “fiamme”, valutando la qualità delle materie prime, la capacità innovativa e la competenza nella lavorazione della carne. La fiamma singola, ottenuta quest’anno da trentotto insegne tra cui la braceria nocerina, indica un ottimo standard e un’attenta selezione dei prodotti.
Il vertice delle steakhouse italiane
Al top della classifica rimangono i ristoranti insigniti delle tre fiamme, riservate a esperienze considerate davvero straordinarie. Si confermano La Braseria di Osio Sotto (Bergamo) e I Due Cippi di Saturnia (Grosseto). A queste eccellenze si aggiunge una novità: Via di Guinceri a Vicarello (Livorno), che quest’anno compie il salto passando da due a tre fiamme.
