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Metropolitana di Salerno, il Tar blocca le occupazioni: rivisti i cantieri su terreni e opifici

Metropolitana di Salerno di nuovo in funzione: tempi ridotti e nuovi collegamenti in programma

La metropolitana di Salerno

Il Tribunale Amministrativo Regionale di Salerno ha accolto due ricorsi presentati contro Rete Ferroviaria Italiana e le imprese incaricate dei lavori di prolungamento della linea metropolitana fino all’aeroporto “Costa d’Amalfi”. Le sentenze annullano i decreti di occupazione temporanea che interessavano l’opificio della Cartotecnica Camera, in via Noce a Salerno, e i terreni dell’azienda agricola Morese a Pontecagnano.

Metropolitana di Salerno, il Tar blocca le occupazioni

Nelle pronunce della Seconda Sezione viene evidenziata una violazione del principio di proporzionalità. I magistrati hanno chiarito che l’imposizione di vincoli triennali senza un’effettiva correlazione con i tempi reali di utilizzo delle aree non può ritenersi legittima. Le occupazioni, si legge nelle sentenze, devono essere temporanee, indispensabili e compatibili con la continuità delle attività private.

nel caso della Cartotecnica Camera, l’area di cantiere aveva inglobato l’unico varco di accesso all’impianto industriale, mettendo a rischio la prosecuzione della produzione. Per l’azienda agricola Morese, invece, il provvedimento aveva interessato oltre 12 mila metri quadrati di terreni coltivati, fondamentali per le attività aziendali. Entrambi i ricorrenti avevano denunciato il pericolo di una paralisi totale delle rispettive imprese.

Il Tar ha riconosciuto la rilevanza dell’opera pubblica, ma ha imposto a RFI e alle ditte appaltatrici di rivedere modalità e perimetro delle occupazioni. In particolare, dovranno essere garantiti gli accessi agli stabilimenti, ridotta la durata dei vincoli e specificate in modo puntuale le reali necessità dei cantieri.

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