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Omicidio Carmela Quaranta, l’indagato sceglie il silenzio: analisi del Ris decisive

omicidio carmela quaranta ultime notizie 22 maggio 2025
Carmela Quaranta
Carmela Quaranta

Gerardo Sellitto, accusato dell’omicidio di Carmela Quaranta avvenuto a Mercato San Severino la sera del 18 aprile scorso, non risponde davanti al pm. In attesa i risultati del Ris e il movente resta un mistero. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Omicidio Carmela Quaranta, Sellitto non risponde al pm

Ha deciso per la seconda volta di non rispondere alle domande degli inquirenti Gerardo Sellitto, 56 anni, accusato dell’omicidio dell’ex compagna Carmela Quaranta, 42 anni, uccisa nella sua abitazione di Mercato San Severino la sera del 18 aprile. Convocato dal pubblico ministero titolare dell’inchiesta, l’uomo si è nuovamente avvalso della facoltà di non rispondere, come già avvenuto ad aprile dopo l’arresto e la convalida del fermo da parte del Gip.

Le accuse

Secondo la procura di Nocera Inferiore, Sellitto sarebbe l’esecutore materiale del delitto, commesso insieme a un amico 38enne, al momento indagato a piede libero. Entrambi rispondono di omicidio volontario e furto. Le indagini hanno ricostruito che Carmela Quaranta sarebbe stata strangolata con una corda, mentre le sue urla venivano registrate da una telecamera con audio.

Gli inquirenti hanno raccolto diversi indizi che collocano Sellitto nei pressi dell’abitazione della vittima: il tracciamento Gps, le immagini di videosorveglianza, i tabulati telefonici e alcune intercettazioni. Elementi che, uniti a presunte incongruenze nei suoi racconti, lo rendono il principale sospettato.

Le analisi in corso

Fondamentale, per completare il quadro investigativo, sarà il lavoro dei carabinieri del Ris, che hanno sequestrato oltre venti reperti dall’abitazione della vittima. Tra questi: il pigiama indossato da Carmela, alcuni indumenti intimi, gioielli, un computer, un block notes, un registratore e tre tracce di sangue rinvenute sul letto. Restano da analizzare anche tamponi biologici effettuati sul corpo della donna. Manca all’appello il cellulare della vittima, scomparso subito dopo l’omicidio. Secondo alcune testimonianze, nel telefono sarebbero stati conservati messaggi compromettenti per l’ex compagno e per l’amico.

Movente ancora oscuro

Il possibile movente resta incerto. Dalle testimonianze raccolte, emerge che Carmela si sarebbe opposta a un presunto tentativo, da parte dei due indagati, di avviarla alla prostituzione. Sullo sfondo, secondo i racconti, vi sarebbero anche debiti e un possibile uso di stupefacenti. Tasselli di un puzzle ancora incompleto, che lascia aperti più scenari investigativi.

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