Economia Salerno, Salerno

Mercato immobiliare, crescono le città intermedie: a Salerno prezzi in aumento del 12,6% in dieci anni

salerno sequestro ex stabilimento arenella
Via Leucosia

Non solo Milano e Roma trainano il mercato immobiliare residenziale italiano. Negli ultimi dieci anni, anche le cosiddette “città intermedie” stanno registrando una crescita costante e significativa sia sul fronte delle compravendite che su quello dei prezzi. A rivelarlo è l’ultima analisi del Centro Studi di Abitare Co., società specializzata in servizi immobiliari con focus sulle nuove residenze, che fotografa l’andamento del comparto nelle dieci città italiane considerate intermedie, tra cui figura anche Salerno.

Mercato immobiliare, a Salerno prezzi in aumento del 12,6% in dieci anni

Secondo lo studio, tra il 2014 e il 2024 il numero delle compravendite di abitazioni nuove o completamente ristrutturate in queste città è aumentato del 59,7%, mentre i prezzi medi di vendita sono cresciuti del 22,9%, attestandosi su una media nazionale di 3.460 euro al metro quadrato. Un trend positivo spinto da diversi fattori: l’incremento della domanda di prima casa da parte dei residenti, l’interesse per le seconde case, gli investimenti destinati alla locazione turistica e la diffusione dello smart working, che ha favorito il riposizionamento demografico verso centri urbani più vivibili e accessibili.

Nel dettaglio, a Salerno i prezzi medi di vendita per immobili nuovi o completamente ristrutturati si attestano nel 2024 a 4.300 euro al metro quadro, con un range che va dai 3.600 ai 5.000 euro/mq, a seconda della zona. Si tratta di un incremento dell’1,9% rispetto al 2023 e di un +12,6% in confronto al 2014. Le compravendite complessive in città, nello stesso arco temporale, sono cresciute del 19%, pur registrando un calo dell’11,2% nell’ultimo anno.

Le aree più richieste di Salerno risultano essere il Centro Storico, la zona del Teatro Verdi e Torrione, dove i valori immobiliari risultano più alti. Prezzi più contenuti si registrano invece nei quartieri periferici come Casa Manzo e Giovi. Il crescente interesse verso la città è attribuibile a diversi elementi attrattivi: la posizione strategica tra Napoli e la Costiera Amalfitana, il clima favorevole, l’offerta culturale e turistica (Luci d’Artista, porto crocieristico, vicinanza a siti Unesco) e un netto incremento del turismo internazionale, con un +12% su base annua, sostenuto in particolare da visitatori provenienti dal Nord Europa e dagli Stati Uniti.

Il confronto con le altre città intermedie italiane evidenzia dinamiche di crescita differenziate. A guidare la classifica per aumento delle compravendite nell’ultimo decennio è L’Aquila (+94%), seguita da Novara (+81%), Bergamo (+80%), Padova (+73%), Parma (+51%), Cagliari (+46%), Modena (+44%), Verona (+42%), Salerno (+19%) e Perugia (dato non specificato per le compravendite).

Per quanto riguarda l’aumento dei prezzi medi, al primo posto si colloca Verona con un +41,2% (4.500 €/mq), seguita da Parma (+31% e 3.850 €/mq), Padova (+30% e 3.500 €/mq), Modena (+25,2% e 3.450 €/mq), Bergamo (+23,2% e 4.150 €/mq), L’Aquila (+19,2% e 1.800 €/mq), Cagliari (+18,2% e 3.950 €/mq), Novara (+17,5% e 3.150 €/mq), Salerno (+12,6% e 4.300 €/mq) e Perugia (+10,8% e 1.925 €/mq).

Ultime notizie