Cronaca Salerno, Salerno

Maturità 2025, il primo giorno di prova: debutto sereno tra emozioni, riflessioni e commissari last minute

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Foto presa dal web

Avvio regolare per l’esame di maturità 2025 a Salerno nonostante le defezioni nelle commissioni. Tra sostituzioni lampo e riflessioni profonde, emerge forte il tema del rispetto, scelto da migliaia di studenti. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Maturità 2025, il primo giorno di prova

È iniziata tra pioggia e tensione, ma anche con sorprendente compostezza e profondità, la maturità 2025 per i circa 17 mila studenti salernitani. Il giorno della prima prova scritta si è rivelato un momento di grande intensità: tra emozioni palpabili, riflessioni consapevoli e una parola chiave che ha fatto da filo conduttore – rispetto – la maturità si è confermata non solo un rito di passaggio, ma anche una fotografia della coscienza giovanile di oggi.

L’emergenza rientrata

Nei giorni precedenti, la vera emergenza sembrava essere la carenza di commissari, con oltre 200 defezioni nella sola provincia. Ma grazie a un’azione rapida delle scuole, tra richiamo di docenti in pensione e supplenti reclutati in extremis, per domani tutte le 385 commissioni saranno regolarmente al completo. «Una prova ardua, ma colma di emozione», la definisce Franca Masi, dirigente del Della Corte Vanvitelli di Cava de’ Tirreni. «Le tracce del Ministero sono state stimolanti, specie quelle di tipologia A, che hanno riportato autori come Pasolini e Tomasi di Lampedusa, spesso trascurati nei percorsi ordinari, ma preziosi per chi lavora su itinerari didattici innovativi».

Il rispetto come denominatore della prova

Tra le proposte del Ministero, è emersa con forza la traccia sul “Rispetto” – tratto da un testo del giornalista Riccardo Maccioni – che ha conquistato studenti e docenti. «I ragazzi l’hanno accolta con riflessioni personali e grande profondità – racconta Ornella Pellegrino, preside del Virtuoso – hanno saputo intrecciare la traccia con esperienze di vita quotidiana. È evidente che il tema del rispetto sia molto sentito».

Anche Maria Grazia Crapis, vicepreside dello storico liceo Tasso, ha notato la capacità dei maturandi di trasformare lo scritto in un atto di consapevolezza: «Hanno saputo cogliere gli spunti e farne una riflessione autentica. Il rispetto è diventato un ponte tra scuola e vita». E per Renata Florimonte, dirigente del Sabatini Menna e presidente al liceo Hack di Baronissi, l’esame è stato anche una prova pedagogica: «Il tema dell’empatia e del prendersi cura dell’altro è centrale. Don Milani ci guida ancora: educare al rispetto è il cuore del nostro mandato educativo».

Le parole dei giovani salernitani

Dai centri urbani ai piccoli comuni, il primo scritto ha segnato un momento di coesione e maturità. A Padula, Emiliano Barbuto, dirigente dell’Istituto Pisacane, ha raccontato di una scuola viva e composta: «Prove regolari, studenti consapevoli. Si sentono parte del destino del Paese».

A Teggiano, sotto la guida di Barbara Figliolia, presidente della commissione del liceo Leto, le tracce C1 e C2 – entrambe legate al tema del rispetto e della comunicazione – sono state le più scelte. A testimonianza di un bisogno forte e diffuso: quello di riscoprire il senso del limite, del dialogo e della cura. Infine, dal liceo Da Procida, il docente Marco Nicastro ha voluto sottolineare il clima positivo: «Tanta emozione, certo, ma anche grande equilibrio. I docenti hanno saputo sostenere i ragazzi senza sminuire l’ufficialità dell’esame».

La prima prova della maturità 2025 si chiude così: tra nuvole e nervi saldi, tra sostituzioni all’ultimo minuto e pensieri profondi. Con una parola al centro di tutto, ripetuta, scritta, riflessa in ogni riga: rispetto. Un messaggio forte e chiaro da una generazione che, finalmente, vuole essere ascoltata.

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