Come riporta il Mattino, è arrivato fino ai banchi del Parlamento il caso del manifesto elettorale affisso all’interno dell’ospedale civile di Agropoli, raffigurante la candidata al Consiglio regionale della Campania Rosa Lampasona, attuale vicesindaco della città. L’episodio, avvenuto mercoledì scorso, alla vigilia dell’apertura del suo comitato elettorale, ha provocato un’ondata di polemiche dopo che la foto del cartellone è circolata rapidamente sui social network.
Manifesto elettorale in ospedale, scoppia il caso Agropoli
La vicenda ha destato particolare clamore per la collocazione del manifesto, comparso non su una bacheca pubblica, ma tra i corridoi di una struttura sanitaria già al centro di controversie politiche per la sua chiusura e successiva riapertura parziale. Proprio l’ospedale di Agropoli, dove la stessa Lampasona presta servizio, è da anni simbolo delle difficoltà della sanità territoriale cilentana e terreno di scontro tra schieramenti.
La denuncia è partita dal consigliere provinciale e coordinatore di Fratelli d’Italia per il Cilento Nord, Modesto Del Mastro, che ha attaccato duramente l’accaduto: «Abbiamo scoperto a cosa serve l’ospedale di Agropoli: a fare propaganda. È inaccettabile che una struttura pubblica venga trasformata in strumento di campagna elettorale», ha dichiarato. Secondo Del Mastro, l’episodio rappresenterebbe un insulto per i cittadini di una città che da anni attende il ripristino di un pronto soccorso pienamente operativo.
Dal gruppo della candidata, però, arriva una smentita secca: nessun coinvolgimento diretto nell’affissione. Fonti interne all’ospedale riferiscono che il manifesto sarebbe stato collocato all’ingresso del bar, dove abitualmente vengono appesi altri volantini informativi, mentre la direzione sanitaria avrebbe dichiarato di non essere stata informata dell’accaduto.
Le spiegazioni non sono bastate. La deputata di Fratelli d’Italia Imma Vietri ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, definendo l’episodio «un fatto di gravità inaudita». «Affiggere materiale elettorale in un luogo pubblico come un ospedale – ha spiegato Vietri – è una violazione delle regole e un segnale di disprezzo verso le istituzioni. La sanità non può diventare un palcoscenico per fini politici».
Dal centrosinistra, per ora, nessuna replica. Intanto, la questione potrebbe tornare al centro del dibattito locale martedì prossimo, quando è atteso ad Agropoli il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione, Edmondo Cirielli. Un arrivo che potrebbe riaccendere il confronto su uno dei temi più sensibili del territorio: il destino dell’ospedale cittadino, da anni emblema delle difficoltà del sistema sanitario campano








