Un arresto e un allontanamento dalla casa familiare sono stati eseguiti dai Carabinieri a Foria di Centola e a Marina di Camerota. Nel primo caso un uomo avrebbe perseguitato una vicina di casa, nel secondo caso il marito avrebbe picchiato la propria moglie per gelosia.
Camerota e Centola, un arresto e un allontanamento dalla casa familiare
Nel primo caso, il Pubblico Ministero ha disposto l’allontanamento immediato da casa familiare di un uomo accusato di maltrattamenti nei confronti della moglie. Le indagini condotte dai Carabinieri di Marina di Camerota hanno evidenziato che l’uomo, convivente con la moglie nel comune di Camerota, l’aveva minacciata e picchiata ripetutamente, controllandole il telefono e seguendola. In un episodio avvenuto il 31 luglio 2025, il marito si è recato sul luogo di lavoro della donna e, preso da gelosia, l’ha colpita con un pugno al petto.
Per tutelare la vittima, nonostante l’assenza dello stato di flagranza, è stato disposto che l’uomo lasci immediatamente la casa coniugale e mantenga una distanza di almeno 1.000 metri dalla moglie, dalla sua abitazione e dai luoghi abituali da lei frequentati, compreso il posto di lavoro.
L’arresto
Nel secondo caso, a Foria di Centola, è stato invece disposto il carcere per un uomo arrestato dai Carabinieri di Centola – Palinuro con l’accusa di atti persecutori e lesioni aggravate dall’uso di un bastone ai danni di una vicina di casa. La vicenda nasce da una lite di vicinato che nel tempo è degenerata. L’indagato insultava e minacciava di morte una coppia di vicini e, il 31 luglio 2025, ha colpito la donna al capo con un bastone, provocandole un trauma cranico. Il giorno seguente, incontrandola di nuovo, l’ha minacciata con un’ascia. Durante la perquisizione domiciliare, è stato anche sequestrato un pugnale artigianale insieme ad altri oggetti usati per le minacce. Entrambi i casi sono attualmente in fase di indagini preliminari e i provvedimenti adottati sono in attesa di convalida da parte del giudice per le indagini preliminari. Va ricordato che gli indagati sono considerati innocenti fino a sentenza definitiva.