Nuovo episodio che riaccende l’attenzione sulla presenza dei lupi nell’area montana della Scala. Nella notte di Natale, in località Magliulo, tre pecore appartenenti a un gregge del posto sono state trovate morte, con evidenti segni di sbranamento riconducibili con alta probabilità all’azione di predatori selvatici. L’episodio si inserisce in un contesto che, negli ultimi anni, ha visto un aumento delle segnalazioni di lupi lungo la dorsale montana della Costiera Amalfitana.
Segni evidenti e ipotesi confermate
Le immagini circolate nelle ore successive mostrano ferite compatibili con un attacco di lupi, rafforzando l’ipotesi di una presenza stabile dei predatori in quest’area dell’entroterra amalfitano. Una situazione che desta crescente preoccupazione tra gli allevatori locali, già provati dai danni causati in passato dalla fauna selvatica.
Tra biodiversità e timori per la sicurezza
Il ritorno del lupo viene considerato dagli esperti un elemento naturale di riequilibrio dell’ecosistema, utile anche al contenimento dei cinghiali. Tuttavia, l’avvicinamento dei predatori alle attività zootecniche e alle zone frequentate dall’uomo sta alimentando timori diffusi.
Le preoccupazioni non riguardano solo la tutela degli allevamenti, ma anche la sicurezza di residenti, escursionisti e turisti che frequentano i sentieri montani, oltre ai possibili rischi sanitari legati alla fauna selvatica non controllata.
Un fenomeno che interessa tutta l’area
Quello avvenuto a Magliulo non rappresenta un caso isolato. Episodi analoghi erano stati segnalati nei mesi scorsi nella frazione di Sambuco e nel territorio di Tramonti, confermando una diffusione del fenomeno lungo l’intera area montana della Costiera Amalfitana.
La richiesta di interventi e monitoraggi
Dai Comuni interessati arriva ora un appello alle istituzioni locali e regionali per attivare un monitoraggio costante, introdurre misure preventive a difesa degli allevamenti e definire una gestione più efficace della fauna selvatica. L’obiettivo è trovare un equilibrio tra la tutela della biodiversità e la sicurezza delle comunità che vivono e lavorano in montagna.
