Salerno

Emergenza lupi in Cilento: il parere del direttore del parco sul ritorno dei lupi

lupi cilento
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In Cilento, la presenza del lupo sta diventando un argomento di discussione crescente, in particolare tra gli allevatori locali, che lamentano danni alle loro greggi. Secondo il monitoraggio condotto dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, sono attualmente 70 i capi di lupo presenti nel parco, un numero che segna il ritorno di questa specie nel territorio, dopo un lungo periodo di assenza. Tuttavia, il direttore del Parco, Romano Gregorio, ha ribadito che la presenza dei lupi non rappresenta una minaccia negativa, ma anzi è un segnale positivo per la biodiversità e l’equilibrio ecologico dell’area.

La posizione del parco

Romano Gregorio, raggiunto dalle telecamere di InfoCilento, ha spiegato che la presenza dei lupi nel Cilento è fondamentale per mantenere l’equilibrio naturale. I lupi sono predatori naturali che contribuiscono a controllare le popolazioni di altre specie, evitando il sovraccarico del territorio e migliorando la salute dell’ecosistema. Gregorio ha chiarito che nonostante la preoccupazione sollevata da alcuni allevatori, i lupi non vanno visti come una minaccia ma come una parte naturale e indispensabile del sistema ecologico del parco.

Tuttavia, il ritorno dei lupi ha sollevato anche preoccupazioni tra gli allevatori di ovini e caprini, che nei mesi scorsi hanno denunciato la perdita di numerosi capi a causa degli attacchi dei lupi. Gregorio ha riconosciuto le difficoltà che gli allevatori stanno affrontando, ma ha rassicurato che il Parco è disponibile a supportarli, offrendo indennizzi per i danni subiti a causa della presenza dei lupi. “Come Parco, siamo pronti a mettere in atto misure concrete per risolvere questa problematica“, ha aggiunto Gregorio, confermando l’impegno a bilanciare la protezione della fauna selvatica e il benessere degli allevatori.

Un equilibrio tra conservazione e attività agricola

Il ritorno dei lupi in Cilento solleva quindi il delicato tema della gestione del biodiversità e delle attività agricole. L’amministrazione del Parco Nazionale sta lavorando per trovare soluzioni sostenibili che tutelino tanto gli allevatori quanto gli ecosistemi naturali, in modo che la fauna selvatica possa coesistere con le attività economiche tradizionali della Costiera Amalfitana e della Penisola Sorrentina.

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