Sarebbero dovuti iniziare nel 2023 i lavori di consolidamento del costone roccioso lungo la Strada Regionale 447, nel tratto compreso tra Palinuro e Centola, ma a oltre un anno dalla firma del contratto l’intervento non è mai partito. Di fronte all’inerzia della ditta incaricata, la Provincia di Salerno ha deciso di rescindere ufficialmente l’appalto, avviando le procedure per il recupero dei danni e segnalando la vicenda all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC).
Lavori mai avviati sulla SR 447 tra Palinuro e Centola
L’appalto, del valore complessivo di circa 200mila euro, era stato aggiudicato nel marzo 2023 alla ditta “Eredi Pepe Salvatori” con sede a Sarconi, in provincia di Potenza. Secondo quanto riferito dagli uffici provinciali, l’impresa non si è mai presentata alle convocazioni ufficiali per la consegna del cantiere, rendendo impossibile l’avvio delle opere previste.
L’intervento avrebbe dovuto mettere in sicurezza un tratto di strada particolarmente delicato, situato tra le località Casaburi e Isca Santo Stefano, dove già nel 2016 si erano registrati distaccamenti di rocce e smottamenti dal vallone sovrastante. A seguito di quegli episodi, la Provincia aveva elaborato un progetto di consolidamento, successivamente finanziato dalla Regione Campania.
L’iter amministrativo, lungo e complesso, sembrava essersi concluso positivamente con l’assegnazione dell’appalto. Tuttavia, l’assenza di riscontri da parte dell’impresa appaltatrice ha di fatto bloccato l’intera operazione. La rescissione contrattuale rappresenta ora un passo formale necessario per tutelare l’Ente da eventuali ripercussioni legali ed economiche, ma non risolve il problema più urgente: il rischio di perdere i fondi stanziati e l’impossibilità, allo stato attuale, di procedere con l’avvio dei lavori.
Il tratto della SR 447 interessato continua dunque a rappresentare una potenziale minaccia per la sicurezza della circolazione, in una zona a forte vocazione turistica e soggetta a notevole traffico nei mesi estivi. L’auspicio della Provincia è ora quello di riavviare rapidamente l’iter di gara per affidare l’intervento a una nuova ditta esecutrice, scongiurando la perdita del finanziamento regionale e garantendo finalmente la messa in sicurezza dell’arteria.