È tornata finalmente a casa Jenny, la bambina di otto anni originaria di Stella Cilento che ha lottato – e vinto – contro un tumore cerebrale localizzato in una zona particolarmente delicata dell’ipotalamo. Dopo mesi di cure e un viaggio negli Stati Uniti reso possibile da una straordinaria mobilitazione popolare, la piccola ha concluso il suo percorso terapeutico con esito positivo come riportato da InfoCilento.
Jenny torna a casa: la piccola di Stella Cilento sconfigge un raro tumore
La vicenda, seguita con partecipazione da tutta la comunità cilentana, era iniziata con una diagnosi improvvisa, arrivata durante alcuni accertamenti medici a Roma. Gli esami avevano evidenziato una massa di dimensioni già importanti in una zona del cervello in cui un intervento chirurgico avrebbe comportato gravi rischi. Le opzioni terapeutiche tradizionali, in Italia, non offrivano soluzioni adeguate per il caso specifico, soprattutto a causa dell’età della paziente.
A indicare una possibile alternativa era stato il neurochirurgo cilentano Pantaleo Romanelli, specializzato da anni negli Stati Uniti e considerato uno dei massimi esperti nel trattamento dei tumori cerebrali con tecnologie di precisione. Romanelli aveva suggerito l’utilizzo della Cyberknife, una sofisticata tecnologia di radioterapia stereotassica robotizzata, in grado di colpire le cellule tumorali con estrema precisione, minimizzando i danni ai tessuti sani. Tuttavia, in Italia questa tecnica non è attualmente approvata per i pazienti pediatrici.
La speranza si è concretizzata in Florida, presso un centro specializzato di Orlando, dove la normativa consente l’utilizzo della Cyberknife anche sui bambini. Per affrontare il viaggio e le spese mediche, è partita una gara di solidarietà che ha coinvolto cittadini, associazioni e attività locali: una raccolta fondi che ha permesso alla famiglia di partire e accedere alle cure necessarie.
Nei giorni scorsi, Jenny ha suonato la “campana della vittoria” nel reparto oncologico della struttura americana, simbolo della fine delle terapie e dell’inizio di una nuova fase della vita. «È una rinascita», ha detto commossa la madre della bambina, che non ha mai smesso di ringraziare chi ha sostenuto la battaglia di Jenny.