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Jazz in Luce 2026, tre concerti a Salerno in piazza Portanova dal 3 al 5 gennaio

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La presentazione

Salerno inaugura il 2026 con Jazz in Luce: tre concerti gratuiti in piazza Portanova dal 3 al 5 gennaio tra jazz, musica d’autore e grandi omaggi.

Jazz in Luce, il 2026 a Salerno si apre con tre concerti in piazza Portanova

Luci, musica ed emozioni tornano a fondersi nel cuore di Salerno. All’ombra del grande albero di Natale e immersa nell’atmosfera delle Luci d’Artista, piazza Portanova si prepara ad accogliere una nuova edizione di “Jazz in Luce”, la rassegna che inaugura l’anno nuovo all’insegna della musica dal vivo e della condivisione.

Giunta all’undicesima edizione, l’iniziativa nasce da un’idea di Confcommercio Campania – distretto provinciale di Salerno, con la partecipazione del Comune di Salerno, il sostegno della Camera di Commercio di Salerno e la collaborazione di Sofy Music. Un progetto culturale ormai consolidato, capace di trasformare il centro cittadino e le vie dello shopping in uno spazio di incontro tra cittadini, famiglie, visitatori e turisti, dialogando in modo diretto con il tessuto commerciale e ristorativo.

Il programma

Il programma prevede tre serate consecutive, il 3, 4 e 5 gennaio, con inizio alle 19, su un palco allestito nel pieno centro urbano. Il cartellone, curato anche quest’anno dal maestro Stefano Giuliano, direttore artistico della rassegna, propone un percorso musicale che attraversa linguaggi, stili e suggestioni del jazz e della musica d’autore, con l’obiettivo di coinvolgere non solo gli appassionati ma un pubblico ampio e trasversale, capace di unire più generazioni.

«Jazz in Luce è un appuntamento che non ha mai tradito le aspettative – sottolinea Dario Loffredo, assessore comunale al Commercio – e che accompagna l’inizio del nuovo anno coniugando qualità artistica, valorizzazione degli spazi urbani e partecipazione collettiva. Un elemento importante è anche la collocazione nel periodo a ridosso dei saldi».

Per Confcommercio Campania, il presidente provinciale Nino Marone evidenzia come la rassegna rappresenti «un modello di città in cui commercio, cultura e socialità si incontrano in maniera virtuosa, sostenendo le attività del centro e offrendo un’esperienza che va oltre il semplice evento musicale».

Sulla stessa linea l’assessore al Turismo Alessandro Ferrara, che rimarca il ruolo delle associazioni di categoria nella vitalità culturale della città, mentre Annarita Colasante, per la Camera di Commercio di Salerno, sottolinea come investire in iniziative di questo tipo significhi rafforzare l’attrattività del territorio, puntando su cultura e musica come leve di sviluppo economico e turistico.

I tre concerti

Ad aprire la rassegna, il 3 gennaio, saranno i Soleado, con un omaggio intenso e raffinato alla musica di Pino Daniele. Attiva dal 1998, la band salernitana propone una rilettura personale e rispettosa del repertorio del cantautore napoletano, frutto di oltre vent’anni di ricerca sonora e attività concertistica.

Il 4 gennaio spazio al chitarrista Cyranó Vatel, interprete sensibile che fonde il jazz tradizionale americano con lo jazz manouche. Il suo progetto gypsy jazz si ispira alla lezione di Django Reinhardt e al musette francese, arricchito da composizioni originali. Musicista di respiro internazionale, Vatel si esibirà con una formazione composta da Mauro Gregori (chitarra ritmica), Gabriele Pagliano (contrabbasso), Rocco Zaccagnino (fisarmonica/accordina) e Riccardo Villari (violino).

La chiusura della rassegna

A chiudere la rassegna, il 5 gennaio, sarà Lady in Foster, progetto guidato dal batterista salernitano Francesco Corvino, musicista con una carriera internazionale e collaborazioni con artisti come Mina, Andrea Bocelli, David Foster, Whitney Houston e Michael Jackson. Lo spettacolo rende omaggio alle grandi produzioni firmate da David Foster, con un repertorio che spazia dagli Earth, Wind & Fire a Céline Dion. Sul palco, insieme a Corvino, le voci di Sonia Mosca e Ida Manna, accompagnate da una band di musicisti d’eccellenza.

«Arrivare all’undicesima edizione è motivo di grande soddisfazione – conclude Stefano Giuliano –. Continuiamo a proporre progetti musicali diversi, capaci di parlare a tutte le età. Il calore del pubblico, che cresce di anno in anno, è la conferma più autentica del valore di questa rassegna».

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