La Procura di Nocera Inferiore ha chiesto il rinvio a giudizio per due persone coinvolte nella morte di Rosa Apicella, la 68enne di Cava de’ Tirreni travolta da due veicoli il 13 aprile 2024 in via Aniello Salsano, nella frazione di Pregiato. L’accusa nei confronti dei due imputati è di omicidio stradale, aggravata in un caso anche dall’omissione di soccorso.
Il giudice per le indagini preliminari deciderà nei prossimi giorni la data dell’udienza preliminare come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.
Cava de’ Tirreni, chiesto il rinvio a giudizio per due uomini per la morte di Rosa Apicella
Secondo la ricostruzione della Procura, la donna stava attraversando la carreggiata quando fu investita inizialmente da un furgone. Alla guida del mezzo, un uomo di 46 anni che, secondo l’ipotesi accusatoria, non avrebbe prestato la necessaria attenzione alla circolazione e non si sarebbe accorto della presenza della 68enne, che al momento dell’impatto aveva alzato una mano per segnalare il proprio passaggio. L’urto la scaraventò al suolo, provocandole gravi lesioni: il furgone le schiacciò un piede e la gamba destra. A seguito di quelle ferite, la donna morì per choc ipovolemico, causato da una copiosa emorragia. Il conducente del furgone è accusato anche di omissione di soccorso, poiché dopo l’investimento proseguì la marcia senza fermarsi per prestare aiuto.
Pochi istanti dopo, il corpo della donna fu sormontato da una Fiat Panda guidata da un 66enne residente a Castel San Giorgio. Anche quest’ultimo, secondo gli accertamenti tecnici, non avrebbe notato la vittima riversa sull’asfalto e avrebbe proseguito la marcia, passando sopra il corpo e provocando ulteriori lesioni, in particolare fratture al torace. Secondo l’esito dell’autopsia, le ferite riportate in questo secondo impatto contribuirono a determinare il decesso della donna. A differenza del primo conducente, l’automobilista si fermò immediatamente e tentò di prestare soccorso.
La 68enne fu soccorsa da un’ambulanza del 118 e trasportata d’urgenza all’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, dove morì poco dopo il ricovero a causa delle gravissime ferite riportate. Originaria di San Giuseppe al Pennino, Rosa Apicella era molto conosciuta a Cava de’ Tirreni.
Le indagini sono state affidate alla polizia municipale di Cava de’ Tirreni e coordinate dalla Procura di Nocera Inferiore. Gli agenti hanno raccolto testimonianze di persone presenti al momento dell’incidente e svolto approfonditi rilievi tecnici per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. L’inchiesta si è basata anche sui risultati dell’esame autoptico e su perizie specialistiche riguardanti le condizioni dei veicoli coinvolti e la condotta dei due conducenti.