Un nuovo caso di eccellenza sanitaria arriva dall’ospedale San Luca, dove un uomo di 103 anni è stato sottoposto con successo a un intervento chirurgico particolarmente complesso. L’anziano era arrivato in ospedale con una frattura del femore sinistro, un evento sempre delicato ma che, in un paziente ultracentenario, comporta rischi elevatissimi. L’équipe medica ha optato per una procedura di osteosintesi, completata senza complicazioni e con un decorso operatorio giudicato ottimale. Per garantire una corretta guarigione, i sanitari hanno prescritto l’assenza di carico sull’arto per 30 giorni.
La forza della collaborazione tra reparti
Il successo dell’operazione è il risultato di un lavoro perfettamente coordinato tra più unità operative del nosocomio cilentano. A guidare l’intervento è stato il dottore Gianfranco Lenza, direttore della UOC di Ortopedia, affiancato dal team della UOC Chirurgica e Anestesiologica diretta dal dottore Luigi Gallo.
La valutazione congiunta di rischi, condizioni cliniche e protocolli anestesiologici dedicati ha consentito di affrontare in sicurezza un quadro estremamente fragile. Un esempio di sanità integrata che mette al centro competenze specialistiche e tecnologie avanzate.
Il recupero: riabilitazione avviata in meno di 24 ore
Il paziente, ora ricoverato presso la UOC di Ortopedia, sta rispondendo positivamente alle cure. Già dal giorno successivo all’intervento è stato avviato il percorso riabilitativo, seguito dal team della UOSD Recupero e Riabilitazione diretto dalla dottoressa Lucia Guida.
Le attività fisioterapiche sono calibrate sulle condizioni di un paziente di età eccezionalmente avanzata, con l’obiettivo di recuperare il più possibile la funzionalità e prevenire complicanze tipiche dell’immobilità.
Il caso rappresenta un’ulteriore conferma della capacità dell’ospedale San Luca di gestire interventi ad alta complessità anche in pazienti particolarmente fragili, grazie a un approccio multidisciplinare consolidato e a un’assistenza clinica di livello.
