Torna alta la tensione politica a Cava de’ Tirreni, dove un vocale WhatsApp diffuso nei giorni scorsi ha acceso i riflettori su una nuova indagine che coinvolgerebbe ambienti amministrativi locali. Il messaggio audio, attribuito a un collaboratore del sindaco Vincenzo Servalli, conterrebbe anticipazioni su un presunto avviso di garanzia legato a un’inchiesta su multe e presunti abusi amministrativi. Nonostante il clamore mediatico, il primo cittadino ha voluto chiarire immediatamente la propria posizione, ribadendo la totale estraneità ai fatti.
Il caso del vocale e le ipotesi investigative
Il vocale, rilanciato dal quotidiano Le Cronache, avrebbe preannunciato atti ancora coperti da segreto istruttorio, provocando un vero e proprio terremoto politico in città. Secondo le prime indiscrezioni, l’indagine riguarderebbe episodi risalenti alla campagna elettorale del 2020 e alcuni presunti illeciti nella gestione dell’ufficio finanziario comunale.
Tra i nomi citati emergerebbe anche quello del dottor Sorrentino, già licenziato dall’amministrazione comunale per irregolarità riscontrate durante la sua attività professionale.
La difesa del sindaco
A intervenire per chiarire la posizione del sindaco è stato l’avvocato Federico Conte, legale di fiducia di Vincenzo Servalli.
Il sindaco di Cava de’ Tirreni non ha ricevuto alcun avviso di garanzia né di conclusione delle indagini. Ha appreso del suo presunto coinvolgimento solo attraverso gli organi di stampa.
Il legale ha poi precisato che il sindaco non è indagato e che il suo nome sarebbe stato accostato impropriamente alla vicenda, in un contesto di evidente strumentalizzazione politica. Servalli, dal canto suo, continua a manifestare piena fiducia nell’operato della magistratura e a garantire la massima collaborazione con gli inquirenti, come già avvenuto in passato.
Indagini in corso e clima politico incandescente
Le indagini della Procura proseguono con riserbo per verificare l’autenticità e la rilevanza penale del messaggio vocale circolato. Gli investigatori stanno acquisendo elementi utili per accertare eventuali violazioni di segreto d’ufficio e per chiarire se il contenuto del messaggio abbia avuto un impatto sulle dinamiche amministrative del Comune.
Nel frattempo, il caso ha riacceso il dibattito politico a Cava de’ Tirreni, dove il clima si fa sempre più teso in vista delle prossime elezioni comunali. Dalle opposizioni arrivano richieste di chiarimento, mentre la maggioranza difende la linea di trasparenza e fiducia nella giustizia espressa dal primo cittadino.