Nei primi quattro mesi del 2025, la provincia di Salerno registra sei morti causati da incidenti sul lavoro. Ance Aies e Comitato paritetico territoriale (Cpt) chiedono un impegno condiviso e un patto sociale per invertire la rotta.
Incidenti sul lavoro, Salerno in “zona rossa”: sei morti nel 2025
Sei incidenti mortali sul lavoro tra gennaio e aprile 2025, con la provincia di Salerno che si colloca al 21° posto in Italia per incidenza di decessi. I dati, emersi dall’Osservatorio sicurezza sul lavoro e ambiente di Vega Engineering e rilanciati da Ance Aies Salerno e Comitato paritetico territoriale per la sicurezza in edilizia (Cpt), fotografano una situazione definita «drammatica», con la Campania inserita nella cosiddetta «zona rossa» per il numero di vittime sul lavoro.
Nel primo quadrimestre dell’anno, quasi 300 decessi sono stati registrati in Italia, con un incremento dell’8,6% rispetto al 2024. In Campania, si contano 19 vittime, un dato superiore del 25% rispetto alla media nazionale. A Salerno il tasso di incidenza è pari a 16,4 su 100mila occupati, su un totale di oltre 365mila lavoratori.
Il presidente di Ance Salerno, Fabio Napoli, esprime «profonda tristezza e preoccupazione» per gli ultimi episodi, tra cui il recente incidente mortale a Napoli. «Nel 2025 – afferma – il lavoro non può più essere un luogo di morte. La sicurezza non deve restare una formalità ma diventare un valore culturale, tradotto in comportamenti, scelte e investimenti concreti».
Prevenzione e formazione: la via maestra
Napoli sottolinea l’importanza della prevenzione e di un impegno congiunto tra istituzioni, imprese, lavoratori e parti sociali. L’Ance ha attivato incentivi per le aziende che adottano modelli organizzativi avanzati e tecnologie innovative in tema di sicurezza. Parallelamente, il Cpt ha intensificato i corsi di formazione gratuiti per operai e tecnici, guidato dal presidente Antonio Avallone. «Gli incidenti recenti – avverte Avallone – sono un campanello d’allarme che richiede un salto di qualità nel sistema della sicurezza, passando dalle parole ai fatti concreti». «La sicurezza – aggiunge – non è un’opzione, ma un diritto e una responsabilità collettiva».
Avallone lancia un appello alla creazione di un Patto sociale che coinvolga tutte le componenti del settore edile: Ance, sindacati, tecnici, imprese, lavoratori e enti bilaterali, perché ciascuno «assuma il proprio ruolo con serietà e coraggio, superando formalismi e divisioni ideologiche». Il Comitato è pronto a fare la propria parte, ma avverte: «Senza un impegno concreto e condiviso, il rischio che questi tragici episodi si ripetano è troppo alto. Non possiamo più permettercelo».