Incidente causato da un cane randagio: la Corte di Cassazione ha respinto il ricorso di due cittadini contro il Comune di Campagna. Per i giudici responsabilità civile per i danni causati spetta alle ASL, non agli enti comunali. Lo riporta InfoCilento.
Campagna, incidente causato da cane randagio: la Cassazione assolve il Comune
Nessuna responsabilità per il Comune. È quanto stabilito dalla Corte Suprema di Cassazione, che ha rigettato il ricorso presentato da due cittadini dopo un incidente avvenuto l’8 giugno 2017, causato dall’impatto con un cane randagio. Il sinistro, che coinvolse un motociclista e la proprietaria del veicolo, aveva portato alla richiesta di un risarcimento di oltre 17mila euro nei confronti del Comune di Campagna. La domanda era già stata respinta sia dal Tribunale di Salerno che dalla Corte d’Appello di Salerno, in quanto la normativa regionale attribuisce all’ASL – e non ai Comuni – il compito di cattura e custodia degli animali randagi.
Gli appellanti avevano sostenuto che l’obbligo comunale di garantire il ricovero e la custodia implicasse anche la cattura dei randagi. Tuttavia, la Cassazione ha ribadito l’orientamento consolidato: in Campania, la legge regionale n. 16/2001 assegna in via esclusiva alle aziende sanitarie locali la responsabilità del servizio di accalappiamento. La Suprema Corte ha dunque confermato il difetto di legittimazione passiva del Comune, ribadendo che eventuali danni provocati da cani randagi ricadono sotto la responsabilità dell’ASL competente.