Non si spengono le polemiche a distanza di settimane dall’incendio divampato a Monte Castello, a Cava de’ Tirreni, nella notte tra il 28 e il 29 giugno, in coincidenza con i festeggiamenti religiosi in onore del Santissimo Sacramento.
A rilanciare l’allarme e ad avviare un’iniziativa legale è l’avvocato Alfonso Senatore, già coordinatore del movimento Meridione Nazionale, che ha annunciato la presentazione di un esposto formale alle autorità competenti per accertare le responsabilità dell’evento e richiedere un risarcimento per i danni ambientali causati come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.
Incendio a Monte Castello, esposto per accertare responsabilità
Senatore, in rappresentanza del comitato di lotta per la sicurezza, ha espresso forti critiche nei confronti delle autorità comunali, accusate di non aver predisposto alcuna misura preventiva a tutela del territorio. «Quanto accaduto è di estrema gravità – ha dichiarato – È bastata una batteria di fuochi d’artificio per mandare in fumo un’intera montagna. L’assenza di precauzioni dimostra l’inadeguatezza dell’amministrazione comunale nel garantire la sicurezza del territorio e dei cittadini».
L’incendio, particolarmente violento, ha suscitato apprensione tra i residenti per la rapidità con cui le fiamme si sono propagate e per la vicinanza alle abitazioni. Le fiamme hanno interessato un’ampia porzione del versante boschivo, provocando danni al patrimonio ambientale e mettendo a rischio l’incolumità di persone e animali.
Nel mirino di Senatore anche l’utilizzo dei fuochi pirotecnici in occasione di manifestazioni religiose, ritenuti causa primaria del disastro. «Si tratta di un’usanza anacronistica e dannosa – afferma – una pratica rumorosa e pericolosa che nuoce all’ambiente, spaventa i bambini e disturba gli animali». Lo stesso Senatore ha annunciato l’invio di una diffida formale non solo alle autorità civili, ma anche alle figure religiose della diocesi: «Abbiamo intenzione di rivolgerci al Vescovo e a tutti i sacerdoti che ancora promuovono l’utilizzo dei fuochi d’artificio durante le celebrazioni – ha spiegato – affinché cessino manifestazioni che nulla hanno a che vedere con la dimensione spirituale del culto e molto invece con una tradizione ormai priva di senso».