Un anno da record negativo per la Campania, dove il 2025 viene definito da Legambiente come un anno da “bollino rosso” per le foreste. Durante l’VIII Forum Foreste, l’associazione ambientalista ha presentato a Roma il suo nuovo report sugli incendi boschivi, tracciando un bilancio preoccupante: la regione registra un aumento del 13% delle superfici bruciate rispetto al 2024, con 6.129 ettari di vegetazione ridotti in cenere.
Salerno la provincia più colpita
Secondo i dati elaborati da Legambiente e incrociati con le rilevazioni satellitari EFFIS (Sentinel 2), la Provincia di Salerno è la più colpita in Campania, con 1.929 ettari andati in fumo. Seguono Caserta con 1.834 ettari e Napoli con 1.392. Complessivamente, sono stati registrati 185 eventi sul territorio regionale, che collocano la Campania al quarto posto in Italia per estensione bruciata, dietro a Sicilia, Calabria e Puglia.
Crisi climatica e ondate di calore
Alla base dell’emergenza c’è anche l’effetto della crisi climatica, che rende le foreste sempre più vulnerabili. Secondo i dati Copernicus, l’estate 2025 è stata la quinta più calda dal 1950, con una temperatura media superiore di +1,62°C rispetto alla norma. Siccità prolungata e eventi meteo estremi hanno aggravato la situazione, favorendo la propagazione dei roghi in molte aree collinari e montane.
L’allarme ecomafie: Salerno seconda in Italia
Oltre ai cambiamenti climatici, un ruolo significativo lo giocano anche le ecomafie e i roghi dolosi. Nel Rapporto Ecomafia 2024, la Campania risulta terza regione italiana per reati legati agli incendi boschivi, con 391 episodi denunciati (+9% rispetto al 2023). Preoccupa in particolare la situazione della Provincia di Salerno, che è seconda a livello nazionale (dopo Cosenza) con 203 illeciti e un incremento dell’11% rispetto all’anno precedente.
Legambiente: “Serve un cambio di passo”
“La gestione forestale sostenibile sconta ancora ritardi cronici”, ha dichiarato Francesca Ferro, direttrice di Legambiente Campania. Le foreste – spiega – “sono fondamentali per la transizione ecologica e la bioeconomia circolare, ma servono coerenza e integrazione tra politiche nazionali e regionali”. L’associazione sollecita il Governo e le Regioni ad applicare il regolamento europeo EUDR contro la deforestazione e ad attuare la legge europea sul ripristino della natura, cogliendo le opportunità offerte dalle strategie comunitarie.
Verso la Festa dell’Albero
In vista della Festa dell’Albero del 21 novembre, Legambiente ribadisce la necessità di una strategia comune per prevenire gli incendi, ripristinare le aree devastate e rafforzare la cultura della tutela forestale. Un appello accorato affinché il 2025 resti l’ultimo anno da “bollino rosso” per le foreste campane.







