Cronaca Salerno, Salerno

Immacolata, l’arcivescovo Bellandi: “Seguire Maria significa prendersi cura degli altri”

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L'arcivescovo Bellandi
L'arcivescovo Bellandi

Ponte dell’Immacolata a Salerno: l’arcivescovo Bellandi invita a imitare Maria nella cura verso gli altri. Celebrazione al Sacro Cuore, omaggio floreale a piazza Concordia e appuntamenti verso il Natale. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Immacolata a Salerno: l’arcivescovo Bellandi richiama alla speranza e alla solidarietà

Una ricorrenza che richiama alla speranza anche nei momenti più cupi. È questo il significato che l’arcivescovo Andrea Bellandi ha attribuito alla solennità dell’Immacolata Concezione, celebrata ieri nella chiesa del Sacro Cuore, affacciata su piazza Vittorio Veneto, nel cuore di Salerno.

«Viviamo in un’epoca segnata dallo scoraggiamento – ha osservato il presule – ferita da guerre, violenze, solitudini, indifferenza e difficoltà sociali. La festa dell’Immacolata non offre risposte facili o immediate, ma porta con sé un segno forte: Dio continua a tracciare sentieri di bellezza e risurrezione anche nelle tenebre. Maria testimonia che la luce prevale sempre».

Bellandi ha poi ricordato come il mistero dell’Immacolata sia «profumo di luce e speranza», una storia nuova creata dalla grazia, fatta di purezza, libertà e bellezza. «Maria è l’aurora che annuncia il sole nascente, Cristo. È la prima redenta, la donna che anticipa il destino di grazia a cui tutti siamo chiamati».

Tra le sue caratteristiche distintive, l’arcivescovo ha sottolineato l’umiltà, inseparabile dall’attenzione verso chi ha bisogno. «Dopo l’annuncio dell’angelo, Maria non resta ripiegata su se stessa. Va incontro a Elisabetta. Il suo primo gesto è mettersi in cammino: perché l’amore chiama alla cura dell’altro».

L’appello ai fedeli

Ai credenti, Bellandi affida un invito chiaro: imitare la Madonna nella premura quotidiana, nella capacità di rialzarsi, nell’essere segni di speranza. «Seguire l’Immacolata significa accogliere, non giudicare; incoraggiare, non scoraggiare; non lasciarsi prendere dalla disperazione, ma pregare e costruire sempre».

Al termine della liturgia, l’arcivescovo ha benedetto il presepe francescano, tra i più apprezzati della città, realizzato dalla comunità guidata dal parroco padre Raffaele Bufano e dal vicario padre Antonio Basso.

Subito dopo, come da tradizione, religiosi e fedeli si sono spostati in piazza della Concordia per deporre un omaggio floreale alla statua della Madonna, realizzata nel 1963 dallo scultore Antonio Betti su incarico dell’allora arcivescovo Demetrio Moscato. Il bouquet è stato collocato sul simulacro dai vigili del fuoco, protagonisti del suggestivo gesto cerimoniale.

Gli appuntamenti verso il Natale

Il calendario delle iniziative prosegue serrato. Oggi alle 10.30, monsignor Bellandi presiederà una celebrazione per il Reggimento “Cavalleggeri Guide”. Alle 17, invece, in occasione della mostra “Dalla Bibbia alla tavolozza. Van Gogh e la pittura dell’anima”, il Museo diocesano “San Matteo” ospiterà il professor Giorgio Agnisola, critico d’arte e saggista, che dialogherà con la professoressa Lorella Parente, teologa e direttrice dell’Ufficio diocesano per la Cultura e l’Arte, sulla figura e la spiritualità di Vincent van Gogh.

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