Cronaca Salerno, Salerno

Il Tar dice ‘no’ all’antenna nei pressi del cimitero di Maiori: prevale la tutela del paesaggio

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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Non sarà realizzata la nuova antenna di telefonia mobile prevista in prossimità del cimitero comunale di Maiori. Lo ha deciso il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, sezione di Salerno, che ha rigettato il ricorso presentato da Cellnex Italia, con il supporto di Wind Tre, contro il diniego opposto dalla Soprintendenza.

Maiori, stop alla nuova antenna

Il progetto, proposto per l’installazione di un impianto sul muro perimetrale del camposanto, era stato oggetto di un primo stop già annullato in precedenza dallo stesso Tar. Tuttavia, la Soprintendenza ha rinnovato il proprio rifiuto, presentando nuove motivazioni che i giudici amministrativi hanno questa volta ritenuto legittime e coerenti con la normativa vigente in materia di tutela paesaggistica.

Secondo quanto riportato nella sentenza, l’area interessata dall’intervento rientra in un contesto paesaggistico di eccezionale valore, parte integrante di uno “straordinario paesaggio mediterraneo”. L’impatto visivo che l’antenna avrebbe comportato è stato giudicato eccessivo, aggravato dalla presenza di altri elementi già insistenti sull’area. Le soluzioni di mitigazione proposte dalle società coinvolte non sono risultate sufficienti ad annullare il danno visivo e paesaggistico.

Le motivazioni della decisione

Il Tar ha quindi respinto integralmente le argomentazioni avanzate da Cellnex, rappresentata dall’avvocato Salvatore Abramo, e da Wind Tre, difesa dall’avvocato Giuseppe Sartorio. Nella motivazione, il Tribunale ha riaffermato la necessità di anteporre la tutela del paesaggio e del patrimonio culturale locale agli interessi di natura commerciale e tecnologica.

Questa decisione si inserisce in un quadro giurisprudenziale sempre più attento alla salvaguardia dell’identità territoriale, specialmente in zone di particolare pregio come la Costiera Amalfitana. Il pronunciamento del Tar potrebbe ora influenzare altri procedimenti simili, offrendo un punto di riferimento per la valutazione degli interventi infrastrutturali in aree sottoposte a vincoli ambientali e storici.

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