Un voto unanime per la pace e la giustizia: il Consiglio comunale di Agropoli ha approvato, senza alcun dissenso, una mozione a sostegno del riconoscimento dello Stato di Palestina, accogliendo la proposta avanzata dal consigliere Raffaele Pesce. Un atto simbolico, ma di forte impatto politico e morale, che inserisce anche la cittadina cilentana tra gli enti locali italiani impegnati nel prendere posizione su una delle crisi internazionali più gravi e drammatiche degli ultimi decenni.
Agropoli approva all’unanimità il riconoscimento dello Stato di Palestina
Il documento, votato da tutte le forze politiche presenti in aula, è una chiara dichiarazione di solidarietà nei confronti del popolo palestinese, colpito da una lunga e dolorosa storia di conflitti e, in particolare, dalle conseguenze dell’escalation militare in corso nella Striscia di Gaza, che ha provocato migliaia di vittime civili e una gravissima emergenza umanitaria.
Non si tratta del primo caso in Italia: negli ultimi mesi, diverse amministrazioni comunali hanno intrapreso percorsi simili, accogliendo mozioni o ordini del giorno che chiedono il riconoscimento dello Stato di Palestina come soggetto sovrano e legittimo sul piano internazionale. Tuttavia, la scelta del Consiglio di Agropoli si distingue per la compattezza dell’aula e per la valenza simbolica che assume in un contesto geopolitico segnato da tensioni e posizioni contrastanti.
“Anche una comunità locale può contribuire a diffondere consapevolezza e promuovere una cultura della pace”, ha affermato il consigliere Pesce nel presentare la mozione. L’atto, pur non producendo effetti giuridici diretti, esprime la volontà di sostenere il diritto all’autodeterminazione del poolo palestinese e di favorire un impegno più deciso da parte delle istituzioni nazionali e sovranazionali verso una soluzione diplomatica del conflitto.
Con questo voto, c che chiedono un cessate il fuoco immediato, la protezione dei civili, la ripresa dei negoziati e il pieno riconoscimento dei diritti fondamentali del popolo palestinese. Una presa di posizione che riflette il desiderio di contribuire, anche a livello locale, a una riflessione più ampia sulla giustizia, la pace e i diritti umani.