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Guida completa su come scegliere l’impianto fotovoltaico

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Installare un impianto fotovoltaico è una scelta strategica che unisce risparmio economico e sostenibilità ambientale. Tuttavia, la vasta offerta di tecnologie e configurazioni disponibili può rendere complessa la decisione.

La scelta ottimale non dipende solo dal prezzo, ma da una valutazione accurata dei consumi, dello spazio disponibile e delle caratteristiche tecniche dei componenti.

Analisi del fabbisogno energetico e dimensionamento

Il punto di partenza fondamentale per la scelta dell’impianto è la comprensione dei propri consumi energetici. È necessario analizzare le bollette degli ultimi anni per determinare il consumo medio annuale in kWh e identificare le fasce orarie in cui si utilizza la maggior parte dell’energia. Sulla base di questi dati, si procede al dimensionamento dell’impianto, ovvero alla definizione della sua potenza nominale (kWp).

Un impianto correttamente dimensionato dovrebbe tendere a coprire la maggior parte del fabbisogno energetico domestico, ottimizzando l’autoconsumo. Un sistema tipico per una famiglia media (3-4 persone) si aggira generalmente tra i 3 kWp e i 6 kWp. Sottodimensionare l’impianto lascia alta la dipendenza dalla rete, mentre sovradimensionarlo può risultare in un investimento iniziale non giustificato dall’effettivo risparmio, pur generando un surplus di energia cedibile alla rete.

Valutazione dello spazio e condizioni di installazione

Lo spazio disponibile e la sua esposizione solare sono fattori determinanti. L’installazione su tetto richiede una verifica dell’area calpestabile e dell’assenza di ombreggiamenti significativi causati da alberi, comignoli o edifici adiacenti. Anche un piccolo ombreggiamento può ridurre drasticamente la produzione dell’intera stringa di pannelli. L’orientamento ottimale in Italia è verso Sud, con una leggera tolleranza verso Sud-Est o Sud-Ovest.

L’inclinazione ideale dei pannelli varia a seconda della latitudine, ma è generalmente compresa tra i 25° e i 35° per massimizzare la produzione annua. Un’azienda qualificata, come Energred, impianti fotovoltaici, effettuerà un sopralluogo per calcolare con precisione questi parametri e minimizzare le perdite.

Scelta della tecnologia dei pannelli fotovoltaici

Esistono diverse tipologie di moduli, ciascuna con specifiche caratteristiche di efficienza e costo. I Monocristallini (Silicio Monocristallino) sono la tecnologia più efficiente (con valori che superano spesso il 20-22%). Sono caratterizzati da un colore nero uniforme e sono ideali quando lo spazio sul tetto è limitato e si cerca la massima produzione di energia per metro quadro. Tendono a soffrire leggermente di più le alte temperature. I Policristallini (Silicio Policristallino) sono più economici e hanno un rendimento leggermente inferiore (generalmente 15-18%). Richiedono maggiore superficie per produrre la stessa energia e sono oggi meno diffusi sul mercato residenziale rispetto ai monocristallini. Infine, i moduli A Film Sottile sono meno efficienti e meno utilizzati nel residenziale standard, ma più leggeri e flessibili, adatti a superfici particolari o applicazioni architettoniche (BIPV – Building Integrated Photovoltaics).

È fondamentale scegliere pannelli con certificazioni di qualità (come IEC e ISO) e verificare le garanzie offerte, sia quella sul prodotto (tipicamente 10-12 anni) che quella sulle prestazioni (che garantisce, ad esempio, almeno l’80% della potenza nominale dopo 25 anni).

L’opzione dell’accumulo: con o senza batteria

Una decisione essenziale riguarda anche l’integrazione di un sistema di accumulo (batteria). L’impianto può essere configurato come Grid-Connected (senza accumulo), dove l’energia prodotta in eccesso durante il giorno viene immessa nella rete e può essere recuperata attraverso il meccanismo dello scambio sul posto o ceduta; oppure con accumulo (Ibrido), dove l’energia prodotta in eccesso viene immagazzinata in batterie agli ioni di litio e utilizzata la sera o quando il sole non produce a sufficienza.

La scelta dipende principalmente dalle abitudini di consumo. Se la famiglia consuma molta energia prevalentemente di giorno, l’autoconsumo diretto è già alto e la batteria potrebbe essere meno redditizia. Se, al contrario, l’utilizzo maggiore avviene di sera (ad esempio per la ricarica del veicolo elettrico o l’utilizzo di elettrodomestici) la batteria massimizza l’autonomia energetica e il risparmio.

Ruolo dell’inverter e incentivi fiscali

L’inverter è il “cervello” dell’impianto, convertendo la corrente continua (DC) prodotta dai pannelli in corrente alternata (AC) utilizzabile in casa e nella rete. La sua efficienza è fondamentale. Le soluzioni moderne, come gli inverter ibridi (che gestiscono fotovoltaico e accumulo) o i microinverter (installati su ogni singolo pannello, minimizzando l’impatto degli ombreggiamenti), offrono prestazioni superiori e maggiore flessibilità.

Infine, l’aspetto economico è fortemente influenzato dagli incentivi e dalle agevolazioni fiscali disponibili, meccanismi che sono essenziali per ridurre il costo iniziale dell’investimento e accelerare il tempo di rientro, rendendo il fotovoltaico un investimento economicamente conveniente.

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