Al Palazzetto dello Sport di Pontecagnano, il saggio di fine anno della GR Pontecagnano incanta con uno spettacolo ispirato ai grandi maestri. L’omaggio vivente all’arte, tra pittura, scultura e movimento. Una serata tra cultura, emozione e creatività. Lo riporta SalernoToday.
Ginnastica e arte: la GR Pontecagnano incanta con uno spettacolo
Pittura, scultura e movimento si fondono in un unico respiro, al Palazzetto dello Sport di Pontecagnano, per lo spettacolo di fine anno della GR Pontecagnano, diretta da Vania Santoro. Non un semplice saggio tecnico, ma un viaggio tra le arti, dove la ginnastica ritmica si fa linguaggio espressivo e universale.
“Volevamo rappresentare questo tema da anni”, racconta la direttrice artistica. “Ma ci ha sempre frenato la complessità della realizzazione”. Il risultato? Un omaggio vivo e vibrante ai grandi maestri dell’arte – da Botticelli a Van Gogh, da Klimt a Munch – dove le tele prendono forma attraverso il corpo, la danza e la musica.
Oltre la tecnica: ginnastica come linguaggio
Lo spettacolo si dividerà in due atti. Il primo, dedicato alla ginnastica ritmica pura, valorizzerà le abilità acquisite dalle giovani atlete nel corso dell’anno. Il secondo, invece, sarà una vera e propria narrazione visiva, in cui l’arte verrà “agita” attraverso il gesto coreografico. Alcune coreografie saranno interpretazioni fedeli delle opere, altre invece libere elaborazioni, nate dalla fantasia del team creativo. L’obiettivo è quello di superare i confini tra le discipline, in un dialogo continuo tra corpo e immaginario. “L’arte non è statica – spiega ancora Santoro – non è fatta per essere solo guardata. Volevamo farla vivere, portarla nel corpo delle nostre ginnaste. Con la speranza di restituire al pubblico un’emozione, uno spunto, magari una domanda”.
Un progetto educativo, prima che spettacolare
In un’epoca in cui lo spettacolo rischia di essere solo superficie, l’approccio della GR Pontecagnano va in controtendenza: punta alla formazione del gusto, alla valorizzazione del pensiero, senza rinunciare alla bellezza del movimento. Il coinvolgimento del pubblico – fatto di famiglie, bambini, appassionati e curiosi – sarà parte integrante della serata. Lo spettacolo è anche un atto d’amore verso la cultura, un’educazione alla bellezza che passa per il gioco, la disciplina e la condivisione.