Il sindaco di Capaccio Paestum, Paolino, sceglie una giunta tecnica esterna, scatenando malumori tra cittadini e opposizione. La maggioranza difende la decisione, ma resta la polemica sulla mancata valorizzazione delle risorse locali. Lo riporta Il Mattino.
Capaccio Paestum, giunta “esterna”: Paolino sotto i riflettori
Scelte forti e conseguenze immediate. L’annuncio della nuova giunta comunale guidata dal sindaco Paolino ha innescato un’ondata di polemiche, sia tra i cittadini che nei corridoi del palazzo comunale. A far discutere è soprattutto la composizione dell’esecutivo: tutti tecnici esterni, scelti senza coinvolgimento diretto dei consiglieri eletti nelle liste del sindaco.
Le tensioni, secondo indiscrezioni, si sarebbero materializzate in una notte ad alta intensità politica, fatta di telefonate, confronti e malumori interni alla maggioranza. Un malessere però smentito pubblicamente dagli stessi consiglieri di maggioranza, che – con una nota congiunta – hanno ribadito piena fiducia nel sindaco.
La risposta dei consiglieri: “Nessuna esclusione, restiamo al nostro posto”
In una dichiarazione ufficiale, i consiglieri Antonio Agresti, Maria Rosaria Giuliano, Antonio Mastandrea, Angelo Quaglia, Gianmarco Scairati, Pamela Volpe ed Eustachio Voza hanno precisato: «Siamo stati eletti per fare i consiglieri, non per diventare assessori. Il nostro ruolo sarà svolto con serietà e responsabilità. Sosterremo l’azione del sindaco con spirito costruttivo, come promesso in campagna elettorale. Auguriamo buon lavoro alla nuova giunta».
Cittadini delusi e opposizione critica
Malgrado il fronte apparentemente compatto, tra la cittadinanza non manca chi esprime amarezza per una giunta ritenuta «estranea» al tessuto locale: «Capaccio Paestum non merita di essere maltrattata. Qui ci sono persone capaci che onorano la storia millenaria della città», afferma un residente. Altri sottolineano presunti legami politici e familiari con ambienti esterni al Comune, in particolare con l’ex sindaco di Baronissi, Gianfranco Valiante: uno degli assessori, Decio Rinaldi, risulterebbe imparentato con lui.
Netta anche la posizione della leader d’opposizione ed ex candidata sindaca Simona Corradino, che punta il dito sull’estraneità del nuovo esecutivo: «Una giunta con competenze valide, ma maturate altrove. Capaccio Paestum non può diventare il laboratorio politico di logiche importate da altri territori».
Occhi puntati sul consiglio del 1° luglio
Tutte le attenzioni ora sono rivolte al primo consiglio comunale, fissato per il 1° luglio, che si preannuncia teso e ricco di confronti. La città guarda con attenzione alle prossime mosse dell’amministrazione, divisa tra fiducia nel cambiamento e timore di uno scollamento con la comunità locale.