Antico culto e devozione popolare si fondono nella festa della Madonna del Rosario a Gioi, appuntamento che ogni anno, nella prima domenica di ottobre, rinnova una tradizione secolare profondamente radicata nella comunità. I solenni festeggiamenti in onore della Patrona si terranno quest’anno con un programma ricco di momenti religiosi e folkloristici che richiamano fedeli e visitatori da tutto il territorio cilentano.
Gioi celebra la Madonna del Rosario
Le origini del culto risalgono al XIII secolo, ma la prima attestazione ufficiale è documentata nel 1637, quando la Madonna del Rosario venne proclamata Patrona Universale dello Stato di Gioi. Otto anni più tardi, il 1° ottobre 1645, il notaio Diego Clauso ne formalizzò la proclamazione come Patrona, Protettrice e Avvocata della Terra di Gioi e dei suoi Casali, con l’obbligo di celebrarne ogni anno la festa.
Oggi come allora, la ricorrenza rappresenta un momento identitario per l’intera comunità, capace di coniugare fede e spettacolarità. Due i riti più attesi: il tradizionale “Volo dell’Angelo”, nella piazza centrale del paese, e la suggestiva simulazione dell’incendio del campanile, che chiude la serata tra luci e applausi. L’emozionante volo simbolico dell’Angelo, che scende dall’alto per rendere omaggio alla Vergine, è preceduto dalla discesa della Madonna tra le fiaccole accese della piazza, momento di grande partecipazione collettiva.
Domenica 5 ottobre, giornata centrale della festa, è prevista la Santa Messa Solenne alle ore 10.45, trasmessa in diretta televisiva e streaming su InfoCilento (canale 79 del digitale terrestre e piattaforme social). Seguirà la recita della Supplica alla Beata Vergine del Rosario.
Nel pomeriggio, alle 18.15, partirà la solenne processione per le vie del paese, con il simulacro della Madonna accompagnato da canti e preghiere. Al rientro in piazza A. Maio, spazio alla rappresentazione del Volo dell’Angelo e, a seguire, all’atteso “incendio del campanile”, a cura della ditta Antonio Lieto di Mugnano del Cardinale. In chiusura, il concerto sinfonico della Grande Banda del Cilento, diretta dal maestro Nicola Pellegrino.
Nel suo messaggio ai fedeli, il parroco don Marco Torraca ha ricordato il significato spirituale della celebrazione: «In questo Anno Giubilare della Speranza – ha detto – ci prepariamo a rendere onore alla nostra Mamma Celeste, Madre, Regina e Protettrice. La Vergine ci invita a essere cristiani di speranza, testimoni coerenti della fede in un mondo segnato dalla violenza e dal rifiuto del Vangelo».
Un invito, quello del parroco, che racchiude lo spirito della festa: unire la comunità nella fede, nella memoria e nella speranza, sotto lo sguardo benevolo della Madonna del Rosario, simbolo di protezione e identità per l’intera città di Gioi.