“La Campania, il gioco d’azzardo e la tutela dei minori: il ruolo e la responsabilità di una comunicazione orientata alla salute”: questo il titolo dell’incontro-dibattito svoltosi questa mattina a Salerno, nel prestigioso Salone dei Marmi di Palazzo di Città. L’evento, promosso dall’Osservatorio Regionale sul Disturbo da Gioco d’Azzardo guidato dal dottor Aniello Baselice, si è svolto in collaborazione con la Regione Campania, il Corecom e l’Unione Cattolica della Stampa Italiana.
Gioco d’azzardo in Campania: a Salerno il punto su strategie, responsabilità e nuove sfide per la tutela dei minori
A dare avvio al dibattito è stata Carola Barbato, Presidente del Corecom Campania e Coordinatrice nazionale Corecom. A seguire, hanno offerto contributi di alto valore scientifico e istituzionale personalità di spicco come il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, Don Antonio Romano per l’Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno, Antonietta Grandinetti (direttrice del Dipartimento Dipendenze ASL Salerno), il sociologo Maurizio Fiasco, Fulvio Scarpino (Vice Coordinatore nazionale Corecom), Gabriele Melluso (Presidente nazionale Assoutenti) e il giornalista Guido Pocobelli Ragosta, Presidente UCSI Campania. Anche il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha fatto giungere il proprio saluto con alcune risposte a domande della stampa, pur non essendo presente fisicamente.
L’emergenza gioco d’azzardo in Campania: numeri che preoccupano
Nel corso del convegno è stato evidenziato come la Campania si collochi in cima alle classifiche nazionali per diversi indicatori preoccupanti legati al gioco d’azzardo. La Regione è infatti la prima in Italia per volume di gioco online, un dato che include una significativa partecipazione di giovani nella fascia tra i 18 e i 24 anni. A questo si aggiunge la spesa pro capite più alta in relazione alla popolazione residente, l’indice di rischio giovanile più elevato e il numero maggiore di punti vendita di prodotti di gioco, sia specializzati che generalisti.
Non meno preoccupante è il numero di pazienti in carico ai servizi sanitari regionali per disturbo da gioco d’azzardo, che rende la Campania anche la prima Regione del Sud Italia a dotarsi di una struttura pubblica dedicata alla riabilitazione. Di fronte a questa realtà, si è ribadita la necessità di sviluppare strategie comunicative efficaci e responsabili, capaci di educare soprattutto i giovani a uno stile di vita sano e consapevole, in sinergia con famiglie, scuole e operatori dell’informazione.
Nel corso degli interventi è emersa la volontà di costruire programmi di comunicazione orientati allo sviluppo di competenze trasversali (life skills), indispensabili per contrastare l’insorgenza di comportamenti a rischio.
Un importante momento di confronto
L’incontro ha rappresentato un importante momento di confronto tra istituzioni, mondo della comunicazione, esperti e cittadini, sottolineando il ruolo centrale dell’informazione nella prevenzione e nella promozione della salute pubblica.