Cronaca Salerno, Salerno

Furti seriali con il trucco della distrazione: due arresti a Salerno, colpi per 50mila euro

Commissariato Polizia Vallo Diano Polla
Immagine di repertorio
Commissariato Polizia Vallo Diano Polla

Come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola, sono finiti agli arresti domiciliari due uomini ritenuti responsabili di una lunga serie di furti messi a segno tra i mesi di luglio e settembre scorsi sul territorio salernitano. Si tratta di Alessandro Palo e Giovanni Milione, destinatari di un’ordinanza cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari su richiesta della Procura della Repubblica di Salerno ed eseguita dagli agenti della Squadra Mobile.

Furti seriali con il trucco della distrazione: due arresti a Salerno

Agli indagati vengono contestati, allo stato, almeno 17 episodi di furto aggravato, oltre a una pluralità di ulteriori ipotesi di reato, tra cui frode informatica, ricettazione, indebito utilizzo di strumenti di pagamento elettronici e accesso abusivo a sistemi informatici. Secondo l’impianto accusatorio, l’attività illecita avrebbe consentito ai due di ottenere profitti complessivi stimati in circa 50mila euro.

Le indagini della polizia si sono sviluppate attraverso una meticolosa analisi delle immagini acquisite dai sistemi di videosorveglianza presenti nelle aree interessate dai colpi, incrociata con l’esame di documentazione bancaria e finanziaria. Dalla ricostruzione investigativa emerge un modus operandi collaudato: le vittime, nella maggior parte dei casi donne e persone anziane, venivano avvicinate mentre si trovavano a bordo delle proprie autovetture. Uno dei due indagati chiedeva informazioni stradali, attirando l’attenzione della persona presa di mira, mentre il complice approfittava della distrazione per sottrarre la borsa lasciata all’interno del veicolo.

All’interno delle borse, oltre a denaro contante e documenti personali, si trovavano spesso carte di credito e bancomat, successivamente utilizzati per prelievi e acquisti in esercizi commerciali. In diversi episodi, gli indagati si sarebbero impossessati anche degli smartphone delle vittime, riuscendo così ad accedere ai servizi di home banking e a disporre bonifici verso carte o conti correnti attivati appositamente per rendere più difficoltosa la tracciabilità delle operazioni.

Soddisfazione per l’esito dell’operazione è stata espressa dal questore di Salerno, Giancarlo Conticchio, che ha sottolineato come la criminalità predatoria incida in modo diretto sulla percezione di sicurezza dei cittadini. Il questore ha inoltre invitato eventuali ulteriori vittime di episodi analoghi a rivolgersi agli uffici della Squadra Mobile per contribuire all’identificazione degli autori dei reati. Particolare attenzione, è stato evidenziato, veniva riservata a soggetti ritenuti più vulnerabili, come le persone anziane, la cui capacità di reazione risultava ridotta nel momento del furto.

L’operazione della Squadra Mobile non rappresenta l’unico intervento recente sul fronte del contrasto ai reati predatori. Nelle stesse ore, infatti, un’attività congiunta della Polizia di frontiera, dell’Agenzia delle Dogane e dei militari della Guardia di finanza ha portato al sequestro, presso il porto di Salerno, di dieci autovetture di grossa cilindrata di provenienza furtiva. I veicoli, per un valore commerciale complessivo di circa 500mila euro, erano nascosti all’interno di container provenienti dal porto canadese di Montreal e diretti in Guinea.

Dagli accertamenti è emerso che le auto, modelli Honda e Toyota, erano state rubate in Canada e presentavano numeri di telaio non corrispondenti alla documentazione doganale. I mezzi saranno rimpatriati per essere restituiti ai legittimi proprietari, mentre proseguono le indagini per individuare i responsabili del traffico illecito internazionale.

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