È morto Franco Del Mese, ex dirigente storico della Salernitana. Figura centrale degli anni ’90, fu il punto di riferimento tra squadra, tifosi e proprietà. Tanti i messaggi di cordoglio che in queste ore si stanno diffondendo sui social. Lo riporta SalernoNotizie.
Franco Del Mese, è morto l’ex dirigente storico della Salernitana
Si è spento all’improvviso Franco Del Mese, uomo simbolo della Salernitana degli anni Novanta, anima discreta ma fondamentale del club granata. Un decesso che commuove l’intera tifoseria e segna la scomparsa di uno dei protagonisti più autentici della storia calcistica cittadina. Del Mese non era solo un dirigente: è stato amministratore delegato, consigliere, vicepresidente e instancabile presenza nei momenti più delicati e gloriosi della società. Un professionista di rara dedizione, sempre operativo, ma mai sotto i riflettori. Le sue lacrime allo stadio San Paolo, nella stagione 1994/1995, quando la Salernitana tornò in Serie B sotto la guida di Delio Rossi, sono un ricordo indelebile per i tifosi.
Cugino del politico Paolo Del Mese, Franco ha incarnato la passione per il calcio vissuta con rigore e riservatezza. Fu il braccio destro di Aniello Aliberti, presidente con cui condivise gli anni più ambiziosi del club, fino al sogno della Serie A. Si definiva con modestia “ufficiale di collegamento”, una figura chiave tra società, piazza e istituzioni.
L’ingresso in società risale alla stagione 1991/92, subito dopo la retrocessione in C1 in seguito allo spareggio perso contro il Cosenza a Pescara (con il gol di Marulla). In quel frangente, con l’arrivo di Pasquale Casillo, Del Mese venne nominato amministratore delegato. A guidare la squadra fu chiamato Giovanni Simonelli, reduce da un’ottima annata con la Sangiuseppese.
Con il passaggio della proprietà ad Aliberti, il ruolo di Del Mese si consolidò ulteriormente. Fu protagonista silenzioso ma efficace della crescita societaria, sempre fedele ai colori granata, diventando un punto di riferimento per tifosi e dipendenti. Con la sua scomparsa, Salerno perde una figura simbolo, un professionista appassionato che ha contribuito a scrivere pagine indelebili della storia calcistica cittadina.