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18 milioni per le aree interne del Sele-Tanagro: fondi nazionali ed europei per servizi, istruzione e sviluppo locale

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San Pietro al Tanagro
San Pietro al Tanagro

Oltre 18 milioni di euro per le aree interne del Sele-Tanagro tra fondi Fesr e PSNAI 2021-2027, per rafforzare servizi, trasporti, istruzione e sviluppo locale. Lo riporta SalernoToday. Tutti i Comuni coinvolti.

Aree interne: 18 milioni di euro per lo sviluppo del Sele-Tanagro

Ammontano a oltre 18 milioni di euro le risorse destinate ai 19 comuni dell’area interna Sele-Tanagro. Il pacchetto unisce circa 14 milioni di fondi europei Fesr, già assegnati con la strategia locale approvata a luglio, a circa 4 milioni di euro dal Piano Strategico Nazionale per le Aree Interne (PSNAI) 2021-2027, adottato dalla Cabina di regia il 31 luglio e pubblicato il 28 agosto. L’iniziativa mira a rafforzare i servizi di base e a contrastare lo spopolamento che da anni caratterizza l’entroterra salernitano.

La ripartizione dei fondi nazionali prevede 2,3 milioni dal Fondo di sviluppo e coesione e 1,67 milioni dal Fondo di rotazione. I sindaci dei comuni coinvolti avranno sei mesi per presentare la strategia d’area, che sarà valutata e approvata dalla Cabina nazionale entro sessanta giorni, seguita dalla firma dell’Accordo di programma quadro entro altri due mesi. Tutto il processo sarà gestito tramite una piattaforma digitale che consentirà firma telematica e monitoraggio degli interventi.

Le aree interessate

L’area interessata comprende Auletta, Buccino, Caggiano, Campagna, Castelnuovo di Conza, Colliano, Contursi Terme, Laviano, Oliveto Citra, Palomonte, Petina, Postiglione, Ricigliano, Romagnano al Monte, Salvitelle, San Gregorio Magno, Santomenna, Sicignano degli Alburni e Valva.

Gli interventi previsti

Tra gli interventi previsti: le “botteghe della comunità” e farmacie con sistemi di telemedicina, laboratori innovativi per studenti e progetti di inclusione per minori stranieri, servizi di trasporto a chiamata integrati da piattaforma digitale, itinerari ciclabili, percorsi culturali e naturalistici, residenze artistiche e sostegno ad attività artigianali ed enogastronomiche.

Nonostante le opportunità, l’area mostra fragilità economiche e sociali: secondo il Censis, il 57% dei contribuenti dichiara redditi inferiori a 15.000 euro, la disoccupazione sfiora il 13% e negli ultimi dieci anni la popolazione è calata di quasi il 10%. Elementi positivi emergono però dalla natalità e dalla vitalità commerciale, che rimane superiore ad altre aree interne del Sud.

Alto sele / Tanagro

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