Cronaca Salerno, Salerno

Fonderie Pisano, il M5S alza la voce: “Chiediamo la sospensione immediata dell’impianto”

fonderie pisano Movimento 5 Stelle sospensione
Fonderie Pisano
Fonderie Pisano

Il Movimento 5 Stelle alza la voce contro le Fonderie Pisano e richiedono la sospensione immediata dell’impianto. Lo riporta InfoCilento. Dopo la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, il vicepresidente della Camera Sergio Costa e il consigliere regionale Michele Cammarano presentano interrogazioni al Governo e alla Regione: “La salute pubblica viene prima di tutto”.

Fonderie Pisano, Movimento 5 Stelle: “Chiediamo la sospensione”

La battaglia contro le Fonderie Pisano si riaccende con forza dopo la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, che ha certificato, lo scorso 6 maggio, le gravi criticità ambientali e sanitarie nella Valle dell’Irno. Il Movimento 5 Stelle torna all’attacco, depositando due interrogazioni: una alla Camera dei Deputati a firma del vicepresidente Sergio Costa, l’altra in Consiglio Regionale della Campania ad opera del consigliere Michele Cammarano.

Ora che anche Strasburgo ha parlato, le istituzioni italiane non possono più ignorare”, attacca Cammarano, chiedendo in modo netto “l’immediata sospensione delle attività dell’impianto” e la revisione del Decreto regionale 85/2020, con cui fu concessa l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) senza una previa Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). Un’autorizzazione che ha consentito all’impianto di proseguire le attività per altri dodici anni. Il capogruppo pentastellato in Regione lancia anche un appello per la convocazione urgente di un tavolo tecnico che coinvolga Comune di Salerno, ARPAC, ASL e associazioni civiche, finalizzato a definire un piano di emergenza sanitaria e ambientale.

Costa: “Delocalizzare e tutelare i lavoratori”

Sul fronte nazionale, anche Sergio Costa chiede al Governo di agire: “La tutela della salute nella Valle dell’Irno non può più essere rimandata. Chiediamo l’immediata sospensione dell’impianto e allo stesso tempo l’avvio di un percorso di delocalizzazione, accompagnato da misure di riconversione industriale e sostegno occupazionale. È un equilibrio difficile, ma necessario”.

Il vicepresidente della Camera insiste su un punto: “La politica deve dare risposte concrete alle decisioni della Corte europea, trasformando le parole in azioni che mettano la vita delle persone al centro, senza abbandonare chi lavora”.

Forte (Salute e Vita): “Finalmente nero su bianco il nostro grido d’aiuto”

A fare eco alle dichiarazioni dei rappresentanti istituzionali, interviene anche Lorenzo Forte, presidente dell’associazione Salute e Vita, da anni in prima linea nella denuncia dell’inquinamento causato dalle Fonderie:
Queste interrogazioni rendono finalmente evidenti, nero su bianco, le proposte e le denunce che portiamo avanti da anni. Oggi il Parlamento e la Regione devono rispondere, applicare le disposizioni della CEDU e fermare questa strage silenziosa. Grazie a Costa e Cammarano per aver dato voce alle centinaia di vittime della Valle dell’Irno, molte delle quali non possono più gridare il loro dolore, perché morte o gravemente malate a causa dell’inquinamento atmosferico”.

fonderie pisano

Ultime notizie