È stata fissata per domenica 9 giugno, alle ore 10, presso la sala giunta del Comune di Salerno, una nuova seduta del tavolo tecnico sulle Fonderie Pisano. La convocazione, firmata dal sindaco Enzo Napoli e dal presidente della commissione Ambiente Arturo Iannelli – ideatore del tavolo –, arriva a oltre due anni dall’ultima riunione e si inserisce nel nuovo contesto determinato dalla recente sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.
La Corte di Strasburgo, lo scorso 6 maggio, ha condannato l’Italia per violazione dell’articolo 8 della Convenzione europea, relativo al diritto al rispetto della vita privata e familiare, in relazione ai danni ambientali prodotti dallo stabilimento delle Fonderie.
Fonderie Pisano, il 9 giugno riunione del tavolo tecnico
Alla luce della pronuncia emessa nel caso “L.F. e altri contro Italia”, l’amministrazione comunale ha ritenuto urgente convocare un confronto tra tutte le istituzioni coinvolte, al fine di avviare un percorso condiviso che porti a soluzioni concrete. Tra i partecipanti alla riunione figurano figure istituzionali già coinvolte nelle precedenti sedute, ma questa volta riunite in contemporanea per affrontare quella che viene definita una situazione di “eccezionale rilevanza”.
Oltre al sindaco Napoli e al consigliere Iannelli, saranno presenti Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della Regione Campania e assessore regionale all’Ambiente; Antonio Limone, direttore dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno; Arcangelo Saggese Tozzi, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL Salerno; Antonio Visconti, presidente del Consorzio Asi; Elina Barricella, direttrice dell’Arpac di Salerno; Antonello Barretta, direttore generale dell’Ufficio Ambiente della Regione Campania; Annalisa Attanasio dell’Avvocatura comunale; Marilena Cantisani dell’Ufficio Urbanistica del Comune; Antonio Cammarota, presidente della commissione Trasparenza; Catello Lambiase, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale.
Nella convocazione si sottolinea l’importanza della presenza attiva di tutti gli invitati, con l’obiettivo di fare il punto sullo stato attuale della situazione, verificare l’efficacia delle azioni sinora intraprese e individuare strategie risolutive per affrontare in maniera definitiva le criticità ambientali connesse all’impianto. L’intento è quello di avviare un confronto operativo che porti, nel più breve tempo possibile, alla ricollocazione dello stabilimento in un’area industriale.
«Era doveroso convocare il tavolo dopo la sentenza della Corte di Strasburgo», ha dichiarato Arturo Iannelli, evidenziando come la presenza delle Fonderie Pisano, nella loro attuale ubicazione, costituisca un problema storico per la città di Salerno. «Il Comune – ha aggiunto – non ha un potere diretto sulla questione, ma ha la responsabilità morale di promuovere il dialogo tra tutti i soggetti istituzionali competenti». Il consigliere ha anche ribadito la necessità di tutelare sia l’ambiente sia i lavoratori: «Dobbiamo garantire il diritto alla salute ma anche il diritto al lavoro».
Iannelli ha infine aperto al coinvolgimento dei comitati cittadini e della stessa azienda: «Mi auguro che, superata questa prima fase istituzionale, si possa avviare un confronto anche con il comitato Salute e Vita e con la proprietà delle Fonderie. Serve la collaborazione di tutti per risolvere, una volta per tutte, una vicenda che da anni pesa sulla città».