Cronaca Salerno, Salerno

Fisciano, 35enne muore dopo una settimana di coma: si indaga su una dose letale di stupefacente

Immagine di repertorio

Potrebbe esserci una dose letale di sostanza stupefacente dietro il decesso di Silvio Torsiello, il 35enne originario di Fisciano morto il 27 giugno scorso all’ospedale di Cava de’ Tirreni, dopo essere rimasto in coma per sette giorni come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.

Sull’episodio è stata aperta un’inchiesta dalla Procura di Nocera Inferiore, che ha iscritto nel registro degli indagati un uomo di 41 anni residente a Battipaglia. L’ipotesi è che questi abbia ceduto a Torsiello una dose di droga risultata poi fatale.

Fisciano, muore in coma: possibile dose letale

I fatti risalgono al 20 giugno, quando il 35enne — sposato e padre di tre figli — fu colto da un malore mentre si trovava in strada nel comune di Fisciano. Soccorso dai sanitari e trasportato d’urgenza in ospedale, il giovane commerciante entrò in coma e non si risvegliò più. Dopo sette giorni di agonia, è deceduto.

Nel frattempo, i carabinieri della stazione di Fisciano hanno avviato le indagini, ricostruendo gli ultimi spostamenti e contatti della vittima. L’attuale indagato, individuato nelle ore immediatamente successive al fatto, è stato accusato di due ipotesi di reato: detenzione e cessione di sostanze stupefacenti e morte come conseguenza di altro reato. Secondo le prime ricostruzioni investigative, la sera del 20 giugno il 41enne avrebbe ceduto una dose di droga a Torsiello. Sarà l’autopsia, già disposta dall’autorità giudiziaria, insieme agli esami tossicologici, a stabilire con esattezza le cause del decesso e l’eventuale ruolo dell’assunzione di sostanze nel provocare il malore.

Per fare piena luce sulla vicenda, il pubblico ministero Michele Migliardi ha disposto il sequestro del cellulare della vittima e l’esecuzione di accertamenti irripetibili. L’analisi del dispositivo telefonico sarà cruciale per acquisire ulteriori elementi su eventuali contatti e per chiarire la dinamica dei fatti. La Procura ha inoltre nominato un secondo consulente tecnico per supportare le attività di indagine scientifica.

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