Cronaca Salerno, Salerno

Finge di separarsi per non pagare le tasse: maxi sequestro a imprenditore salernitano

Scafati finanziere ferito colpo pistola esercitazione
Immagine di repertorio
Scafati finanziere ferito colpo pistola esercitazione

Nella mattinata di oggi, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno hanno eseguito due distinti provvedimenti di confisca nei confronti di M. M., classe 1971, in attuazione di una disposizione emessa dalla competente Autorità Giudiziaria. L’intervento ha riguardato aziende, autoveicoli e beni immobili riconducibili all’imprenditore, per un valore complessivo superiore a 1,5 milioni di euro, equivalenti al profitto derivante da reati tributari accertato con sentenza definitiva.

Finge di separarsi per non pagare le tasse

I provvedimenti traggono origine da due condanne emesse nel 2017: una dal Tribunale di Salerno, l’altra dalla Corte d’Appello di Campobasso. Marco M., amministratore di una società attiva nel settore del commercio di carni, è stato riconosciuto colpevole di omessa presentazione delle dichiarazioni dei redditi e dell’IVA, nonché di omesso versamento delle imposte. All’epoca, la misura di sicurezza patrimoniale era stata applicata solo parzialmente, a causa dell’apparente incapienza del patrimonio dell’imputato.

Ulteriori indagini, condotte dal G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Salerno, hanno permesso di accertare la fittizietà della separazione consensuale tra Marco M. e la consorte, avvenuta pochi mesi prima della definitività delle condanne. Gli investigatori hanno rilevato che, nonostante la separazione formale, i due continuavano a convivere nello stesso domicilio, a condividere viaggi e soggiorni in strutture ricettive e a comparire insieme in fotografie pubblicate sui social network.

L’attività investigativa ha inoltre consentito di ricostruire la reale situazione reddituale e patrimoniale del condannato e dei suoi familiari, evidenziando una notevole discrepanza tra i redditi dichiarati e il tenore di vita. Il patrimonio, seppur formalmente intestato a soggetti terzi — in particolare la moglie e il figlio — è risultato indirettamente riferibile a M.M., anche attraverso quote societarie intestate a familiari.

Tra i beni sottoposti a confisca figurano una società operante nel settore bar e tabacchi, due ditte individuali, veicoli di lusso e un immobile situato nel prestigioso quartiere Parioli di Roma.

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